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Vittime della strada: Vinti si oppone alla proposta del Governo Monti su tagli indennizzi

L'assessore regionale Stefano Vinti esterna con fermezza la sua posizione sulla proposta di decreto legge che prevede tagli agli indennizzi e ai risarcimenti per le vittime della strada. “E’ assolutamente inaccettabile la proposta che sta per approvare il Governo Monti” commenta così, l’assessore alla Sicurezza Stradale, le notizie circolate in queste ultime ore in merito alla proposta di Ddl.
Conteggi in controtendenza – Vinti sottolinea il suo pensiero affermando, “Se il decreto fosse approvato così come anticipato da fonti di stampa, si tratterebbe dell’ennesimo regalo del quasi ex Governo dei Tecnici a banche e assicurazioni a danno dei cittadini”. Infatti, Monti ed i suoi Ministri, avrebbero preparato, pronto per essere approvato, il decreto taglia risarcimenti per le vittime di incidenti stradali per le lesioni da 10 a 100, che riduce gli importi risarcitori di circa il 60%. La tabella messa a punto non è quella approvata dai vari organismi scientifici nel corso degli anni, mentre il Tribunale di Milano ha appena pubblicato quella nuova con gli incrementi per la svalutazione.
Dimezzamento indennizzi – “Se un uomo di trent’anni subisce un danno del 50%, per esempio la perdita di una mano, oggi verrebbe rimborsato con una cifra che può oscillare tra 360.000 e 450.000 euro. Ma se fossero approvate le nuove tabelle del Decreto, tali valori rischiano il dimezzamento”. L'esempio riportato dall'assessore conferma una clamorosa riduzione nel calcolo dei risarcimenti destinate alle vittime di incidenti stradali: “E’ un provvedimento che punisce chi non ha colpa e che lede la dignità umana, visto che invece di prevedere un risarcimento dei danni costringerebbe i cittadini ad accontentarsi di un’elemosina pietosa”.
L'intervento di Napolitano – Infine l'assessore Vinti, chiede con forza che questo decreto non venga approvato dal governo e che siano definiti criteri ed indennizzi certi ed equi. Nel caso ciò non dovesse avvenire, l’assessore auspica che il Presidente della Repubblica Napolitano intervenga, non firmando il Decreto legge “evitando così un ultimo tradimento alle spalle degli italiani e l’ennesimo regalo alle lobby delle Assicurazioni, da parte di un Governo dimissionario”