Inaugurata a Gualdo Tadino lo scorso 15 aprile, la nuova mostra-evento a cura di Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi, “Luciano Ventrone. Meraviglia ed estasi”, non delude le aspettative, con un’alta affluenza di appassionati e curiosi nella Chiesa Monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino.
Ma, a poco più di un mese dalla sua apertura, ecco il grido di allarme del direttore: “Abbiamo un problema. I visitatori non si limitano ad ammirare le opere, ma le toccano, nonostante i ripetuti divieti ed i continui richiami. Siamo costretti continuamente ad intervenire ed abbiamo dovuto raddoppiare le misure di sicurezza e, addirittura, alzare il premio assicurativo“.
Così Catia Monacelli, responsabile del Polo Museale, spiega la situazione che si sta verificando. I visitatori indisciplinati non sono vandali, ma persone che di fronte ai quadri di Ventrone rimangono così meravigliati per la perfezione di nature morte, ritratti e paesaggi, tanto da sentire l’esigenza di verificare con mano, quasi novelli San Tommaso, che si tratti di dipinti e non di fotografie. D’altra parte lo stesso Sgarbi, nel giorno dell’inaugurazione, lo aveva preannunciato: “lo scandalo è quello di trovarsi di fronte ad un pittore che sa dipingere e quindi stupisce perché è capace”.