L’anno nuovo si è aperto a Città di Castello con la visita del prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, che stamattina ha incontrato il sindaco Luciano Bacchetta e la giunta comunale nella residenza municipale di piazza Gabriotti.
Sgaraglia ha colto l’occasione per ammirare da vicino due eccellenze della città, come la 20esima Mostra Internazionale di Arte Presepiale e il laboratorio della Bottega Tifernate.
Nell’ufficio del primo cittadino il prefetto si è confrontato sui temi della legalità e della sicurezza con gli assessori Luciana Bassini, Riccardo Carletti, Rossella Cestini e Luca Secondi, alla presenza del segretario generale Bruno Decenti, rinnovando l’attenzione per la realtà tifernate e la disponibilità a collaborare sulle questioni di maggior rilievo istituzionale.
“La collaborazione con i Comuni è importante nell’attività della Prefettura finalizzata a sostenere gli enti locali nell’esercizio dei propri compiti istituzionali in raccordo con il governo nazionale e occasioni come questa di Città di Castello sono fondamentali per affinare la conoscenza di una realtà sociale, culturale e produttiva di rilievo nel contesto della nostra regione e valutare insieme le azioni necessarie a garantire legalità e sicurezza”, ha dichiarato Sgaraglia. Che ha indirizzato anche un messaggio beneaugurante per il 2020, auspicando che “l’anno nuovo possa portare maggiore sicurezza e serenità nelle nostre comunità e, guardando ai giovani, le opportunità di occupazione che sono un indispensabile tassello per la società”.
Nel sottolineare “la gratitudine al prefetto per la grande collaborazione e la disponibilità che dimostra costantemente”, il sindaco Bacchetta ha sottolineato “il valore fondamentale del confronto tra istituzioni sulle opportunità e sulle problematiche del governo dei territori per sviluppare le sinergie che permettano di lavorare in maniera condivisa nella promozione della legalità e della sicurezza, in una realtà come la nostro nel quale l’azione delle forze dell’ordine è encomiabile ed è una garanzia per tutta la cittadinanza”.
A margine dell’incontro, il prefetto Sgaraglia ha ricevuto da Angelica Lombardo, presidente dell’associazione Le Rose di Gerico, una copia del calendario di “clausura” del monastero di Santa Veronica Giuliani a Città di Castello, che sta facendo il giro del mondo dopo il clamore mediatico suscitato dalla notizia della sua pubblicazione sugli organi di informazione nazionali e internazionali.
A pochi metri dal palazzo comunale, il prefetto ha rinnovato l’appuntamento con la Mostra Internazionale di Arte Presepiale, che aveva visitato l’anno scorso. Il presepe donato dall’associazione Gualtiero Angelini che si trova esposto nella sede della Provincia di Perugia ha creato il viatico per una visita sentita, al cospetto delle oltre 200 opere realizzate dai maestri del genere che sono ospitate nella cripta della Cattedrale tifernate.
Accompagnato dal sindaco Bacchetta, Sgaraglia ha visitato l’esposizione insieme al vescovo diocesano monsignor Domenico Cancian, al presidente dell’associazione Gualtiero Angelini Lucio Ciarabelli, con Giulio Mariucci, ai quali si sono uniti il presidente del consiglio comunale Vincenzo Tofanelli e il consigliere regionale Valerio Mancini. Il prefetto si è congratulato con gli organizzatori per “una mostra che rappresenta davvero un’eccellenza e che ci aiuta a rafforzare il messaggio di pace e serenità del Natale”.
Sulle orme del risalto mediatico per la recente consegna a Papa Francesco di una copia identica all’originale della “Crocifissione Bianca” di Marc Chagall, il prefetto ha visitato la Bottega Tifernate, con la curiosità di conoscere le tecniche di riproduzione pittorica adottate per ricreare i più grandi capolavori della storia dell’arte. Il titolare Stefano Lazzari, insieme al padre Romolo e alla sorella Francesca, ha illustrato i segreti del laboratorio e ha ripercorso la storia ventennale dell’azienda, che ha brevettato la tecnica della “pictografia” e riproduce opere d’arte certificate dal Ministero dei Beni Culturali, mostrando alcune delle realizzazioni più recenti per musei, chiese e anche serie televisive.