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Viscere di cinghiali abbandonate, la comunicazione a cacciatori e Atc: Psa e rischio denuncia penale

Viscere di cinghiali abbandonate sul terreno e non sotterrate ad una profondità adeguata e lontano dalle falde acquifere, come prevede la normativa europea e comunitaria. Dopo le diverse segnalazioni di irregolarità ricevute, la Regione Umbria ha scritto alle associazioni venatorie e agricolo-alimentari e agli Atc raccomandando il rispetto della normativa per lo smaltimento in loco delle viscere degli animali cacciati (che prevede anche, in caso di necessità che vengano disinfettate prima di essere adeguatamente interrate).

Anche alla luce dell’emergenza Peste suina africana (Psa), la Regione chiede di sensibilizzare i cacciatori al rispetto delle norme e delle corrette procedure di eviscerazione in loco. Ricordando che, il contesto epidemiologico, può far incorrere i trasgressori anche in denunce penali ai sensi dell’art. 500 del C. p.

Una raccomandazione importante considerando che quest’anno, oltre alle attività di contenimento e selezione ed agli interventi urgenti, la caccia al cinghiale è stata estesa a quattro mesi proprio per cercare di raggiungere le quote di abbattimenti fissate dal piano nazionale contro la Psa.