“Se non ci sono altre domande”, questo il titolo dello spettacolo messo in scena in prima assoluta al teatro Morlacchi di Perugia da due dei più importanti artisti italiani dello scenario artistico attuale. Paolo Virzì e Silvio Orlando, rispettivamente regista e attore principale della pièce, hanno incontrato il pubblico, con il resto della troupe, il giorno successivo alla messa in scena e raccontato le proprie esperienze ed emozioni. Presente all'incontro anche il professor Tinterri dell'Università di Perugia, docente di Storia del teatro e dello spettacolo.
Ai microfoni di Radiophonica, Paolo Virzì, regista cinematograico di grande fama – ha diretto film come “Ovosodo”, “My name is Tanino”, “Caterina va in città” e ultimo in ordine di tempo “La prima cosa bella” candidato al premio Oscar, -si presta per la prima volta al teatro. Durante la prima dello spettacolo Virzì ha girato per i vari palchi del teatro in cerca dei diversi punti di vista e delle angolazioni. Una deformazione professionale cinematografica, questa, che lo ha portato non solo dietro le quinte, ma anche tra le poltronissime e in piccionaia. La novità, dice Virzì, non sta soltanto nell'avere un regista prestato al teatro, ma nell' esperimento che verrà fatto con questo spettacolo: la pièce teatrale verrà infatti trasposta sul grande schermo e sarà diffusa in 150 sale.
Silvio Orlando invece ha sempre alternato la propria carriera tra cinema e teatro, tanto è vero che aveva già portato in Umbria e a Perugia in particolare, altri spettacoli teatrali, tra cui “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo. Orlando ha detto di aver convinto Virzì a passare alla regia teatrale, approfittando di un momento di pausa dal mondo del cinema e della sua voglia di fare e teatro. Il noto attore ha anche parlato dei tagli alla cultura e delle relative proteste degli attori di teatro, esortando i propri colleghi ad essere maggiormente incisivi nelle proprie azioni.
Interviste a cura di Radiophonica.com
Servizio di Assunta Loprete
Video e montaggio di Nicola Palumbo.