Virus Oropouche, cos'è e che sintomi dà: chi rischia e come proteggersi - Tuttoggi.info

Virus Oropouche, cos’è e che sintomi dà: chi rischia e come proteggersi

tecnical

Virus Oropouche, cos’è e che sintomi dà: chi rischia e come proteggersi

Ven, 26/07/2024 - 15:03

Condividi su:


(Adnkronos) - Che cos'è la malattia da virus Oropouche? Quali sono i sintomi che permettono di riconoscerla? Quali i rischi, chi li corre e come proteggersi? Lo spiega l'Istituto superiore di sanità, che ha aggiornato il proprio sito web con una Faq sull'infezione. 

La malattia da virus Oropouche - descrive l'Iss - è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che circola nell'America centrale e meridionale e nei Caraibi. Orov può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 millimetri, simile a un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus. "Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa", assicura l'istituto che precisa: "Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus". 

Perché si parla di Oropouche? Il ministero della Salute brasiliano - ricorda l'Iss - ha riferito oggi di 2 morti causate dal virus, che al momento risultano le prime mai registrate al mondo, e sono attualmente in corso di indagine 6 possibili casi di trasmissione verticale di Orov associati ad aborto spontaneo, morte fetale e/o microcefalia, comunicati dall'Organizzazione panamericana della sanità (Paho). Nel 2024, al 23 luglio, sono stati registrati oltre 7.700 casi nel mondo in 5 Paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. "Nelle scorse settimane sono stati registrati alcuni casi del virus anche in Italia, tutti importati e senza conseguenze gravi", puntualizza l'istituto. 

Chi rischia l'infezione da virus Oropouche? E quali precauzioni prendere? Il rischio di infezione - prosegue l'Iss - è presente se si viaggia nei Paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone, si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie a evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all'aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (all'alba e al crepuscolo). 

Come capire se si è stati infettati? I sintomi principali dell'infezione - elenca l'istituto - sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei Paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi, il consiglio è di rivolgersi al proprio medico, specificando le zone in cui si è soggiornato. 

L'Iss - si legge sul sito dell'istituto - offre supporto tecnico scientifico al sistema sanitario nazionale e al ministero della Salute in qualità di laboratorio nazionale di riferimento per attività di conferma diagnostica e caratterizzazione microbiologica e, grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, monitora il rischio per la sanità pubblica di questo evento in Italia per gli aspetti virologici, entomologici ed epidemiologici. 

(Adnkronos) – Che cos’è la malattia da virus Oropouche? Quali sono i sintomi che permettono di riconoscerla? Quali i rischi, chi li corre e come proteggersi? Lo spiega l’Istituto superiore di sanità, che ha aggiornato il proprio sito web con una Faq sull’infezione. 

La malattia da virus Oropouche – descrive l’Iss – è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che circola nell’America centrale e meridionale e nei Caraibi. Orov può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 millimetri, simile a un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus. “Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa”, assicura l’istituto che precisa: “Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus”. 

Perché si parla di Oropouche? Il ministero della Salute brasiliano – ricorda l’Iss – ha riferito oggi di 2 morti causate dal virus, che al momento risultano le prime mai registrate al mondo, e sono attualmente in corso di indagine 6 possibili casi di trasmissione verticale di Orov associati ad aborto spontaneo, morte fetale e/o microcefalia, comunicati dall’Organizzazione panamericana della sanità (Paho). Nel 2024, al 23 luglio, sono stati registrati oltre 7.700 casi nel mondo in 5 Paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. “Nelle scorse settimane sono stati registrati alcuni casi del virus anche in Italia, tutti importati e senza conseguenze gravi”, puntualizza l’istituto. 

Chi rischia l’infezione da virus Oropouche? E quali precauzioni prendere? Il rischio di infezione – prosegue l’Iss – è presente se si viaggia nei Paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone, si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie a evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (all’alba e al crepuscolo). 

Come capire se si è stati infettati? I sintomi principali dell’infezione – elenca l’istituto – sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei Paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi, il consiglio è di rivolgersi al proprio medico, specificando le zone in cui si è soggiornato. 

L’Iss – si legge sul sito dell’istituto – offre supporto tecnico scientifico al sistema sanitario nazionale e al ministero della Salute in qualità di laboratorio nazionale di riferimento per attività di conferma diagnostica e caratterizzazione microbiologica e, grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, monitora il rischio per la sanità pubblica di questo evento in Italia per gli aspetti virologici, entomologici ed epidemiologici. 

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!