Un cittadino marocchino di 30 anni, M.M., residente in Città di Castello, in precedenza già sottoposto a sorveglianza speciale, è stato arrestato dal personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Città di Castello per i reati di cui agli articoli 81 e 572 c.p. Dopo la denuncia presentata da V.V., la convivente italiana di 22 anni, gli agenti si sono messi in azione con vari controlli volti a documentare quanto denunciato: da questi accertamenti sono, in effetti, emersi violenze e soprusi quotidiani esercitati dal cittadino extracomunitario. Le violenze, psicofisiche e verbali, compiute attraverso atteggiamenti minacciosi ed aggressivi, avevano effetti devastanti sia nei confronti della convivente che della loro piccola figlia la quale, in diverse occasioni, era anche testimone oculare. V.V., inoltre, veniva spesso privata del telefono cellulare e dello stipendio che percepiva mensilmente, ed era costretta, di conseguenza, a fare grandi rinunce per sé stessa e la figlia.
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