C’è anche un giovanissimo di Spoleto coinvolto nell’inchiesta sulla presunta violenza sessuale ai danni di due turiste 17enni che sarebbe avvenuta al lido di Menaggio, sul lago di Como, all’inizio di agosto. Tre giovani erano finiti in manette nei giorni scorsi (mentre un altro ragazzo è ricercato) con l’accusa di violenza sessuale dopo la denuncia presentata dalle ragazzine ai carabinieri. Tra loro, oltre ad un 22enne della provincia di Sondrio ed un coetaneo etiope, c’era un 19enne albanese di Spoleto, lavoratore stagionale sul lago di Como, che proprio la sera in cui si sarebbero verificati gli abusi stava festeggiando il compleanno.
Ma quest’oggi il gip di Como non ha convalidato gli arresti: per il giudice, infatti, il racconto delle due 17enni – unica prova contro i tre giovani – sarebbe contraddittorio. Coinciderebbero tra loro, invece, le versioni dei tre indagati finiti in manette, che ieri erano stati interrogati. Non ravvisando quindi a carico dei giovani gravi elementi di responsabilità né pericolo di fuga, il giudice ha ritenuto di non convalidare l’arresto, facendoli tornare in libertà.
Le indagini sulla vicenda, comunque, proseguono. Secondo il racconto delle ragazze, le due avevano passato la serata in un locale, dove avevano conosciuto quattro ventenni, tra cui il 19enne spoletino di origine albanese. Dopo aver accettato un passaggio in auto, avrebbero raggiunto una spiaggia dove si sarebbero consumate le violenze sessuali. Nei giorni successivi era scattata poi la denuncia alle forze dell’ordine, con la procura che ha aperto un’inchiesta e disposto quindi gli arresti per i presunti autori degli abusi. Arresti appunto non convalidati dal giudice per le indagini preliminari.