La Corte d'Appello di Perugia ha confermato la sentenza di primo grado nei confronti di un 52enne di Città di Castello, secondo il capo d'imputazione le due ventenni erano reiteratamente sottoposte ad ogni tipo di molestia sessuale
La Corte d’Appello di Perugia ha confermato la condanna a tre anni e 6 mesi di reclusione nei confronti di un fornaio di Città di Castello, accusato di violenza sessuale nei confronti di due giovani ragazze, ex dipendenti del suo panificio.
I fatti risalgono al periodo tra il 2017 e 2018, quando il 52enne (questa l’età ad oggi), secondo il capo d’imputazione, avrebbe sottoposto “reiteratamente” le due ventenni “ad ogni tipo di molestia sessuale”, dai palpeggiamenti ai baci estorti con la forza, passando per richieste esplicite di farsi toccare, fino alla masturbazione in loro presenza.
Le ragazze, che per qualche tempo hanno dovuto sopportare le attenzioni morbose del fornaio per paura di perdere il lavoro, alla fine si sono convinte a denunciare. Entrambe, nel procedimento, si sono costituite parte civile tramite l’avvocato Luca Gentili.
La condanna a 3 anni e mezzo per l’uomo, emessa in primo grado nel 2020 dal gup Valerio D’Andria (con uno sconto di pena in virtù del rito abbreviato), è stata confermata ieri (venerdì 29 ottobre) dal giudice, poiché già un anno fa, nella sentenza, si leggeva che “gli elementi acquisiti riscontrano oltre ogni ragionevole dubbio le accuse mosse al 52enne”.