“Ascoltare il grido di allarme dei genitori ternani”, dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di Movimento Cinque Stelle, Pd, Senso Civico e Terni Immagina, dopo l’ennesimo fatto di violenza accaduto nel centro storico della città.
Da qualche settimana, infatti, nel centro della città si verificano episodi di aggressione, anche nei confronti di giovanissimi, che stanno allarmando le famiglie ternane che non si sentono più sicure a far uscire i propri figli soprattutto di sera.
“A tre anni dall’insediamento di questa amministrazione, che sulla sicurezza e sulle tragedie che hanno riguardato la nostra città ha fatto propaganda e speculando ha vinto le elezioni, i cittadini ternani – proseguono le minoranze – si sentono sempre più insicuri e abbandonati. Facciamo nostro l’appello della mamma che chiede alle istituzioni di intervenire perché teme che a Terni possa quanto prima ripetersi una tragedia come quella che ha riguardato David Raggi. Il silenzio dell’amministrazione comunale e del sindaco sono inquietanti. Le forze politiche di destra sul tema sicurezza hanno dimostrato di saper fare solo campagna elettorale ma, una volta al guida della città, di non saper e di non voler far nulla. A Terni gli episodi di disagio e violenza continuano a ripetersi settimanalmente.
“Molte famiglie hanno paura per i loro figli – seguita la nota – costretti a vivere in una città che non offre nulla in termini di politiche di socialità e di prospettive occupazionali, dove i privati per difendersi dal degrado e dal vandalismo sono costretti a issare le cancellate, come è avvenuto in pieno centro, in piazza della Repubblica.
Una amministrazione comunale che non sa neanche riempire i vuoti dell’organico della Polizia Municipale né affrontare con visione il tema di una città che per essere sicura chiede anzitutto di tornare ad essere vivibile. Avanziamo una proposta costruttiva: chiediamo al sindaco Latini di aprire un tavolo sul tema della sicurezza cittadina, con la presenza degli assessori deputati, delle forze dell’ordine, del prefettura, ma anche dei rappresentanti di categoria dei pubblici esercizi e delle associazioni e i soggetti che lavorano nel volontariato e nella prevenzione. Noi riteniamo che la sicurezza nei fine settimana, nei luoghi del divertimento non possa essere affrontata con sterili slogan sulle telecamere e la repressione.
“Quando si chiama il 112 o il 113 è ormai tardi. Occorre lavorare sulla prevenzione.
Occorrono progetti specifici, controlli preventivi da parte delle forze dell’ordine e l’utilizzo di operatori di strada che sappiano parlare a tutti. Noi chiediamo progetti specifici nelle scuole, nelle associazioni culturali e in quelle sportive e in tutti i luoghi di aggregazione. Noi chiediamo a questa amministrazione di destra – conclude la nota – di mettersi finalmente al lavoro, non mantenendo la paura sulla quale è solita costruire consenso, ma finalmente restituendo alla città ciò che merita”.