I vini umbri si sono affermati nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale ormai da qualche anno e costituiscono una grande attrazione in ogni periodo dell’anno, richiamando un numero sempre crescente di turisti ed “enoappassionati”.
Se infatti a settembre/ottobre è possibile assistere a tutte le fasi della vinificazione nelle tante cantine regionali che si aprono ai tour del turismo in stile rurale, nei restanti mesi dell’anno ogni occasione è buona per degustare i corposi rossi o i freschi bianchi vini umbri, specialmente nei territori più vocati alla loro produzione.
Esempio mirabile di come il turismo del vino sia un trend che tira tutto l’anno è Montefalco, che ha costruito un sistema di interesse continuo attorno al suo rinomato Sagrantino.
Infatti, la stagione turistica estiva, la più importante e ricca per lo splendido borgo medioevale che dalla sua collina domina tutta l’incantevole Valle Spoletana, inizia nel week-end Pasquale con l’evento denominato “Terre del sagrantino”, una mostra mercato di tutti i prodotti tipici della zona in cui il Sagrantino ha la sua produzione DOP, mostra in cui, ça va sans dire, il Sagrantino stesso la fa da padrone.
Da lì in poi c’è tutta una serie di appuntamenti dedicati al vino: Cantine Aperte, Calici Sotto le Stelle, Gran Fondo del Sagrantino, Le Domeniche del Sagrantino, Sagrantino Sotto le Stelle, fino ad arrivare a fine settembre con Enologica, una kermesse di tre giorni dedicata alla vendemmia e al rito sacro della vinificazione.
L’altro polo di eccellenza del panorama viti-vinicolo regionale è Torgiano, dove, come a Montefalco, il vino rappresenta non solo un’eccellenza della produzione agricola, ma anche una attrazione importante per il sempre più presente turismo eno-gastronomico.
E’ così che intorno a questo nettare divino nascono eventi singolari e originali come i Vinarelli di Torgiano, evento che consiste in una serata dedicata alla creazione di opere pittoriche con il vino, al quale spesso partecipano anche artisti molto quotati.
L’importanza dell’indotto turistico generato da questa che per secoli è stata solo una produzione agricola è sottolineata dalla nascita di un autorevole associazione a livello Nazionale, il Movimento Turismo del Vino, il cui scopo è non solo incentivare e coordinare le varie iniziative di settore in tutte le regioni d’Italia, ma anche abbinare alle manifestazioni più importanti una finalità sociale, come testimoniato dall’ultima raccolta fondi a favore dell’ AIRC del maggio scorso che ha visto protagoniste ben 750 cantine di tutta la penisola.
L’ultima tendenza di un turismo sempre più esigente e raffinato è comunque quella di privilegiare percorsi enogastronomici che inseriscano la degustazione del vino in un contesto di gusto e sapore abbinato allo stesso. Ogni vino, infatti, si accompagna meglio di altri a determinati sapori e pietanze. Lo sanno bene, ad esempio, gli esperti di Mondovino, che forniscono agli utenti della rete un’ottima guida agli abbinamenti enogastronomici dei più importanti vini italiani e stranieri alle pietanze che meglio ne esaltano il gusto e l’aroma.