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VINCE BANDO COMUNALE PER OTTENERE L'INCARICO CHE RICOPRE GIA' DA ANNI, DI NUOVO PRECARIO

(Fda) Tra tutti i partecipanti alla selezione comunale, alla fine è risultato il più idoneo a ricoprire l'incarico colui che già lo ricopriva da svariati anni, costretto a sua volta ad affrontare un bando pubblico, anche contro una sua ex collega, per strappare l'ennesimo contratto da precario per nove mesi.

Sembra seguire una traccia nota, la vicenda conclusa nei giorni scorsi per l'assegnazione di un “incarico di collaborazione coordinata e continuativa per attività di ufficio di informazione del consiglio comunale” a Perugia.

Il bando di gara per la selezione in questione è stato pubblicato il 28 dicembre scorso nell'albo pretorio del comune, ed è subito rimbalzato sulle pagine di tanti quotidiani cartacei e online di annunci, per la ghiotta posizione (circa 23 mila euro lordi annui), sebbene di una durata di soli nove mesi, dal primo aprile al 31 dicembre 2011.

In 34, tutti giornalisti iscritti all'albo dei pubblicisti come previsto dal bando, hanno superato la prima selezione, basata sui soli curriculum, e sono stati convocati circa dieci giorni fa per dei colloqui conoscitivi. Tra questi, la maggioranza proveniva da altri uffici stampa comunali, come quello di Spello, o di altri enti, come l'agenzia di informazione del consiglio regionale. C'era anche chi veniva da fuori regione e aveva preso un albergo per una notte a Perugia per partecipare alla selezione. La maggior parte di loro aveva anche studiato appositamente per il colloquio, che prevedeva alcune domande relative all'attività del consiglio e al “funzionamento della macchina amministrativa” (come indicato sul bando).

Tra gli aspiranti al posto, però, c'erano anche – loro malgrado – i due giornalisti che quell'incarico se lo condividevano da svariati anni, dai tempi della giunta Locchi, e che da allora si erano visti rinnovare il contratto di anno in anno con una semplice determina dirigenziale.

Un lavoro privo di stabilità, portato avanti per tanti anni, per poi trovarsi nei mesi scorsi a dover affrontare un bando pubblico aperto a tutti per vedersi eventualmente riconfermati nel proprio ruolo, ancora una volta da precari.

L'ultima proroga al contratto in vigore ai due giornalisti in questione era arrivata con una determinazione dirigenziale lo scorso 31 dicembre, e prolungava l'assegnazione fino al 31 marzo 2011, il giorno prima del conferimento del nuovo incarico.

Secondo il documento, ai due collaboratori veniva affidato l'incarico per ulteriori tre mesi, “al fine di assicurare il proseguimento senza soluzione di continuità del servizio di comunicazione per il Consiglio Comunale… tenuto conto che la procedura avviata (il bando di selezione, ndr) potrà essere conclusa non prima del mese di marzo 2011”.

Una storia senza vincitori e senza lieto fine, che si è conclusa con l'assegnazione dell'ambito posto ad uno solo dei due collaboratori, entrambi premiati per il loro curriculum “perfetto” – visto che l'incarico lo ricoprivano da anni – e quindi di gran lunga avanti rispetto a tutti gli altri partecipanti al bando, involontarie comparse di una selezione che difficilmente poteva volgere in loro favore.

L'ennesima dimostrazione di un sistema di selezione e – soprattutto – di conferma dei collaboratori delle amministrazioni pubbliche che sembra non funzionare, continuando a sfornare concorsi e bandi dall'esito quantomeno “prevedibile” per regolarizzare dei precari, a discapito degli altri concorrenti e della loro fiducia nel funzionamento dell'apparato pubblico.