“Ville Giardini”, il noto mensile della Arnoldo Mondadori del direttore Franco Perfetti, ha dedicato nel numero di maggio un ampio servizio a Torre Almonte, splendida residenza d’epoca situata nelle campagne tuderti a pochi chilometri dalla città del festival (clicca qui). Una struttura del XII secolo che i coniugi Raffaella Gabetta e Enrico Menestò hanno recuperato in modo pregevole, mostrando un’attenzione e una sensibilità fuori dal comune. Ci sono voluti dieci anni di lavori per riportare all’antico splendore la Torre che sovrasta questo angolo dell’Umbria, dal quale è possibile ammirare una veduta da toglier il respiro. I coniugi Menestò hanno saputo fondere insieme le rispettive passioni: lui per la storia medievale (è presidente del Cisam e professore universitario di lingua e letteratura latina medievale), lei per il design e l’arte contemporanea (è titolare della Etheria Consulting). A Torre Almonte, trasformata in residenza d’epoca, si può così trascorrere un soggiorno irripetibile all’interno di mura medievali dove fanno bella mostra di sè pezzi di design firmati da Le Corbusier, Philippe Stark, Ron Arad e Marcel Breuer. I tessuti e la biancheria sono rigorosamente firmati Mastro Raphael. Ma non sono solo i tessuti a parlare “spoletino”. In cucina c’è il noto chef Angelo Franchini (Grand cordon d’or de la cuisine francaise 2004) con le sue proposte a base di piatti tradizionali sapientemente rivisitati. Da non perdere l’antico roseto, curato dalla stessa proprietaria, e il giardino dove non mancano erbe officinali, lavande, corbezzoli, cipressi e cedri del Libano.