Un cartello scritto a penna affisso sul cancello d’ingresso che annunciava la chiusura del parco, senza il timbro della Provincia né la firma delle uniche due persone autorizzate ad emanare una simile ordinanza: il presidente Nando Mismetti o il direttore generale Stefano Mazzoni. Esplode la ‘grana’ Villa Redenta, su cui ieri il presidente del consiglio comunale di Spoleto, nonché consigliere provinciale, Giampiero Panfili ha relazionato di fronte al massimo consesso cittadino. Si è scoperto che né Mismetti né Mazzoni erano stati informati della chiusura dello spazio pubblico, decisa evidentemente in autonomia da qualcuno che opera all’interno. Una decisione inopinata, stando alle parole di Panfili, che si configurerebbe tra l’altro come reato, su cui gli organi della Provincia vogliono vedere chiaro.
Droga e cani senza guinzaglio – “Il problema – racconta lo stesso consigliere a Tuttoggi.info – sarebbero alcuni giovani con i cani che bivaccano all’interno del parco, fanno uso di stupefacenti e lasciano gli animali liberi di scorrazzare sul prato senza guinzaglio, cosa che costituisce un reale pericolo per la sicurezza degli altri frequentatori di Villa Redenta”. Questo il motivo dell’incontro urgente chiesto al presidente Mismetti: studiare soluzioni che possano garantire la sicurezza all’interno di Villa Redenta utilizzando risorse già a disposizione dell’ente.
Presidio di Polizia nel parco – Si comincerà con tre passaggi giornalieri nel parco della pattuglia della Polizia Provinciale di stanza a Spoleto, ma l’obiettivo di Panfili, che ha già ricevuto la ‘benedizione’ di Mismetti, è quello di trasferirvi stabilmente il presidio spoletino, attualmente in affitto presso lo sportello del cittadino. “Raggiungeremmo un duplice scopo – dichiara Panfili – perché non solo verrebbe garantito un presidio h24 dentro Villa Redenta, ma inoltre la Provincia non sarebbe più costretta a corrispondere un canone d’affitto trasferendosi negli immobili di un bene di sua proprietà”.
A ore il sopralluogo – Oggi è in programma un primo sopralluogo da parte dei tecnici della Provincia per valutare la fattibilità del trasferimento del presidio di Polizia. “Ovviamente non vogliamo creare problemi con le altre istituzioni, come il Lirico Sperimentale, che operano all’interno del Parco – sottolinea Panfili – vogliamo solo capire se la cosa è fattibile”. Proprio su questo ieri i consiglieri PD Zampa e Capitani hanno sollevato alcune perplessità, invitando la Provincia a valutare ogni singolo aspetto prima di procedere all’operazione.
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