Oltre 2 milioni di euro, dal Pnrr, saranno destinati alla manutenzione straordinaria e all’abbattimento barriere architettoniche di Villa Luzi, a Gualdo Tadino.
I dettagli del progetto sono stati presentati stamattina (20 luglio) in Municipio dal sindaco Massimiliano Presciutti, dal responsabile del settore Lavori Pubblici Marco Tini e dal geometra Massimiliano Mariani, referente del gruppo di lavoro che ha realizzato il progetto.
Tra le 6.777 opere ammesse al bando in tutta Italia, solo 1.971 sono state finanziate dal Ministero dell’Interno e tra queste figura proprio il recupero di Villa Luzi per 1,5 milioni di euro. Risorse che si vanno ad aggiungere ai circa 600.000 già finanziati a valere su un altro bando Pnrr per la Casa del Custode, sempre nell’area di Villa Luzi. “Siamo qui oggi a presentare questo progetto – ha sottolineato il sindaco Massimiliano Presciutti – perché ci sembrava giusto mostrarlo ai cittadini. In pochi giorni, da due Ministeri differenti, sono arrivati ben 2,1 milioni di euro con i fondi del Pnrr, che ci consentiranno di recuperare l’area di Villa Luzi, rispondere alle esigenze del territorio in tema di servizi e assistenza ai disabili e offrire nuove opportunità di lavoro per i servizi che vi insisteranno”.
Come tempistica di attuazione, da oggi, ci sono 15 mesi di tempo per assegnare l’appalto per i lavori, che dovranno essere terminati entro il 2026. Dopo il sindaco ha preso la parola il geometra Mariani: “Il Comune, in accordo con Easp, comproprietaria di gran parte del fabbricato principale, è intenzionato al recupero e completamento di Villa Luzi, ricomprendendo anche i relativi fabbricati annessi, tra cui l’ex abitazione del custode e la corte circostante. Il complesso immobiliare lungo Via V Luglio è in una posizione favorevole e baricentrica rispetto alle strutture e ai servizi limitrofi, come l’adiacente Centro anziani Easp, la Rocca Flea, i giardini pubblici e l’area ex Calai. Dopo oltre 13 anni dall’ultimo intervento strutturale, l’immobile di Villa Luzi risulta idoneo da un punto vista statico, ma in degrado per il mancato completamento e utilizzo“.
Nell’immobile principale è prevista la realizzazione di un Centro socio-riabilitativo ed educativo residenziale per disabili adulti, da 18 a 65 anni, costituito da 20 posti letto al 1° e 2° piano, con relativi servizi igienici. Per ogni livello saranno presenti ambulatori e zone di presidio per l’assistenza continuativa, in parte garantita anche dai servizi principali presenti nell’adiacente struttura Easp “Armando Baldassini”, Al piano terra verrà individuata la zona giorno, con laboratorio e spazi ricreativi comuni. L’area esterna sarà sistemata per l’accesso a persone con disabilità motoria, dove è previsto anche l’organizzazione di spazi verdi per l’ortoterapia.
Tra le opere da eseguirsi del 1° stralcio ci saranno l‘abbattimento di barriere architettoniche con la costruzione di ascensore di collegamento tra i vari livelli, livellamento dei piani sfalsati del piano terra, la realizzazione di rampa esterna per l’accesso disabili, l’adeguamento funzionale dei locali interni, con realizzazione degli impianti tecnologici e sistemazione della scala interna, la scala d’emergenza dal 2° piano, il completamento delle finiture esterne (facciate, infissi, terrazzi) e la sistemazione esterna, compreso il giardino sottostante.
Per quanto riguarda gli altri immobili annessi a Villa Luzi, nello stato di fatto risultano in cattivo stato di manutenzione, tanto che necessitano di importanti opere di ristrutturazione, mentre per l’adiacente Casa del Custode, già in precedenza abitata, sarà necessaria una meno impegnativa riqualificazione con relativo adeguamento funzionale ed è prevista la predisposizione di una Struttura ricettiva tipo Famiglie comunità per il “Dopo di noi”, un servizio di assistenza residenziale per disabili adulti privi del sostegno familiare, che necessitano di aiuto basilare nello svolgimento delle attività quotidiane. L’intervento prevede la creazione di due unità abitative con ingressi indipendenti al 1° piano e al piano terra, che potranno ospitare rispettivamente 6 e 4 persone. Sarà necessario abbattere le barriere architettoniche e garantire gli standard minimi dimensionali delle camere e degli spazi comuni essenziali.