Taglio del nastro ufficiale, questa mattina (14 ottobre), per la nuova scuola dell’infanzia di Villa Fassia, che dopo un anno e due mesi di lavori (partiti a luglio 2021 e terminati lo scorso settembre) torna a disposizione di bambini, insegnanti e personale non docente, più bella e più sicura.
E’ pari a 360mila euro l’importo complessivo dei lavori che hanno interessato la scuola, 300mila messi a disposizione dalla Regione Umbria e 60mila dal Comune di Gubbio. L’adeguamento sismico ed energetico dell’edificio è stato realizzato con l’utilizzo di un “cappotto”, in grado di colmare le carenze sismiche della scuola e contemporaneamente di migliorarne le prestazioni dal punto di vista energetico, elemento che diventa oggi ancor più dirimente vista l’attuale situazione di crisi.
A tagliare il nastro della scuola c’erano il sindaco Filippo Stirati, l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e l’assessore all’Istruzione Simona Minelli, il dirigente dei Lavori Pubblici del Comune Paolo Bottegoni, insieme alla dirigente della scuola Francesca Pinna.
“L’operazione di messa in sicurezza antisismica ed efficientamento energetico dei plessi scolastici sta andando avanti in tutti i cantieri – dichiara il sindaco Stirati – alcuni dei quali sono stati ultimati tenendo conto delle enormi difficoltà dovute all’aumento dei prezzi e al reperimento di imprese e manodopera. Vedere i cantieri interessati in questo contesto attivi, soprattutto quelli dell’Aldo Moro, dell’Edificio Scolastico e della Nelli, è un risultato piuttosto significativo che ci inorgoglisce. Abbiamo iniziato l’anno scolastico in perfetta regola, in assenza di criticità, considerando che un pezzo importante della popolazione scolastica è dislocato in altri luoghi”.
“La fase di investimento sull’efficientamento energetico che abbiamo portato a termine con i lavori nelle scuole – sottolinea l’assessore Piergentili – in questo periodo e nei mesi a seguire farà sicuramente alleggerire le spese che dovremo sostenere per il riscaldamento e l’energia degli edifici scolastici, permettendo di realizzare importanti economie”.