Un'agenda della Polizia Locale della Regione Umbria contenente obiettivi da perseguire, criticità da superare e azioni da mettere in campo.
È questo il documento che i coordinamenti regionali per la Polizia Locale Umbria di FP-CGIL, FP-CISL, UIL-FPL e CSA-OSPoL, hanno consegnato venerdì scorso all'assessore Fernanda Cecchini in occasione delle celebrazioni organizzate dal Comune di Spoleto per la Festa di San Sebastiano.
Un memorandum che evidenzia la necessità di fare leva sull'identità e l'autorevolezza della Polizia Locale con l'obiettivo, tra gli altri, di rafforzare il coordinamento regionale attraverso una struttura (nel documento si parla del rilancio del Comitato Tecnico Consultivo) che possa occuparsi specificatamente ed unicamente delle questioni riguardanti la polizia locale.
Una necessità resa ancora più urgente dall'attuale difficoltà ad individuare, soprattutto negli enti più piccoli, procedure operative, standard d'intervento, valutazione dei rischi professionali, modulistica, scambio di informazioni e dall'assenza, a livello nazionale, di modelli di analisi dei rischi relativi alle attività operative svolte.
Da qui la proposte di una serie di azioni che forniscano non solo una maggiore chiarezza normativa ed istituzionale sul ruolo della polizia locale ed il potenziamento dell'attività formativa, ma che permettano di prevedere anche una quota di investimenti finalizzata al raggiungimento di obiettivi di medio – lungo periodo che vadano a vantaggio delle Autonomie Locali fino all'individuazione di una centrale operativa unica regionale ed alla creazione di un numero unico regionale.
“È stata una grande conquista aver sottoscritto unitariamente l'agenda della Polizia locale della Regione Umbria ed essere riusciti a parlare con un'unica voce a livello regionale – è stato l'intervento di FP-CGIL, FP-CISL, UIL-FPL e CSA-OSPoL – È indubbiamente un primo importante passo per proseguire nell'attività di tutela della categoria ed è in quest'ottica che va letto lo sforzo comune che tutti abbiamo compiuto per dare un impulso maggiore alla risoluzione dei problemi riguardanti la Polizia Municipale”.
Un impegno comune volto anche a definire, attraverso la modifica degli allegati della L. R. 34/90, il regolamento di disciplina delle uniformi, dei distintivi di grado e delle dotazioni individuali (comprese modalità di utilizzo), adattandolo alle attuali necessità e previsioni normative.