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Vigili del fuoco in protesta anche in Umbria: i nodi di organico, stipendi e pensioni

Le giornate di sciopero indette dalle segreterie di Fp Cgil FNS Cisl Uilpa Uil sono state fatte slittare nei giorni del 21 novembre, 2, 12 e 21 dicembre, ma questa mattina i vigili del fuoco, anche umbri, hanno comunque organizzato dei sit in di protesta, di fronte alla Prefettura di Perugia. “Siamo stanchi di promesse, e onorificenze: queste ultime sono importanti, ma vogliamo fatti concreti le nostre richieste non solo nostre, ma anche dei cittadini che ci danno il primo posto per indice di gradimento”, hanno spiegato.

Tra le doglianze, pochi mezzi, poco personale (a livello nazionale i pompieri sono sotto organico; gli operativi sono circa 30.000 e ogni intervento richiede in media 20 minuti) e poche risorse stanziate nella legge di bilancio, “che creano – hanno spiegato i vigili del fuoco – un gap impressionante, di circa 300 euro al mese rispetto agli altri operatori di sicurezza e ben 600 in meno rispetto ai colleghi di altri Paesi. Chiediamo il riordino delle carriere e della copertura assicurativa Inail; se succede una tragedia come quella di Alessandria, i feriti si devono anticipare le spese da soli”.

I vigili del fuoco si sono detti “stanchi di pacche sulle spalle e promesse, si faccia un intervento urgente, anche spalmato su tre anni, ma che inizi da questa legge di bilancio. Bastano poco più di 200 milioni di euro in tre anni (75 milioni di euro l’anno nei prossimi tre, ma attualmente la legge prevede solo 20 milioni di euro che verranno usati per coprire gli straordinari che gli effettivi fanno vista l’insufficienza di personale) per portare il nostro salario al pari di quello degli operatori. E anche a livello previdenziale – concludono – a noi mancano degli scatti che ad altri operatori di sicurezza vengono concessi a fine carriera”.


Le foto della mattina di protesta