La denuncia dei sindacati: l'uomo della security aveva chiesto al cliente di mettersi la mascherina. Entrambi hanno riportato una prognosi di circa dieci giorni
Nuovo episodio di violenza e intolleranza in un supermercato. Dopo Città della Pieve, stavolta succede a Santa Maria degli Angeli, dove l’aggressione che verbale e a sfondo razzista, è stata anche fisica. La vittima è un giovane lavoratore originario del Senegal, addetto alla vigilanza: per lui la prognosi è di otto giorni, mentre il cliente, un uomo di origini campane già noto alle forze dell’ordine, ne avrà per circa 10 giorni. Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Assisi, agli ordini del tenente colonnello Marco Vetrulli
A scatenare la violenza del cliente è stata la richiesta da parte del vigilante di indossare la mascherina, richiesta alla quale l’uomo ha reagito prima con insulti razzisti e poi scagliandosi fisicamente contro il lavoratore. “Il ripetersi di questi episodi è gravissimo – commenta dalla Filcams Cgil di Perugia – tanto più perché le vittime sono lavoratori che svolgono un compito di difesa della salute collettiva, assicurandosi del rispetto delle regole anti-covid. Inoltre – continua il sindacato – parliamo di addetti alla vigilanza, che hanno retribuzioni molto basso, intorno ai 5 euro l’ora, pur essendo sottoposti a rischi molto elevati, come questi fatti dimostrano. Riteniamo che, anche in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, con conseguente aumento del flusso di clienti nei supermercati, sia assolutamente necessario rafforzare controlli e misure che possano garantire la sicurezza di chi lavora e della stessa clientela. Lo chiediamo in primo alle istituzioni pubbliche e alle aziende”, conclude la Filcams Cgil.