L'atto è in vigore dal 29 luglio a Città di Castello ed è finalizzato al contenimento dei volatili in centro storico
E’ stata emanata, venerdì 29 luglio, un’ordinanza sindacale finalizzata al divieto di dar da mangiare piccioni, con elencazione delle misure idonee al loro contenimento in centro storico.
Infatti la presenza dei piccioni nel centro storico di Città di Castello ha assunto proporzioni tali da costituire un serio rischio di natura igienico-sanitaria, per il possibile pericolo di trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitari, per il degrado dei monumenti e di gravi problemi di decoro urbano causati proprio dagli escrementi di questi animali. “L’alimentazione incontrollata – si legge nell’atto – richiama infatti un gran numero di esemplari anche da zone limitrofe aumentando così il numero delle colonie in quantità incompatibili con l’ecosistema urbano”
Con l’ordinanza numero 183 del 29 luglio 2022, dunque, è fatto espresso divieto per i cittadini di dare da mangiare ai piccioni presenti allo stato libero nel centro abitato ed è proibito gettare sul suolo pubblico granaglie, scarti ed avanzi alimentari. “Si è reso necessario disporre queste misure straordinarie che si rivolgono a tutti i cittadini – precisa l’amministrazione comunale – in quanto si è diffusa quest’abitudine di distribuire cibo ai piccioni, di fatto in contrasto con l’equilibrio dell’ecosistema urbano e la vivibilità della città, contribuendo così ad aggravare un fenomeno che reca seri danni a collettività e decoro urbano”.
Le violazioni ai contenuti dell’ordinanza sono soggette ad una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 75 euro ad un massimo di 500 euro.