di Alessandro Petruzzi (presidente Federconsumatori Umbria)
La Federconsumatori di Perugia raccoglie il grido disperato delle donne perugine che sono accumunate dalla triste situazione di mogli o fidanzate i cui uomini sono caduti nella rete del gioco d’azzardo attraverso le slot machine, soprattutto quelle nuove chiamate Videolottery (conosciute anche come VLT9) e si dichiara pronta ad incontrarle (con tutta la riservatezza e discrezione del caso) ed intraprendere tutte le iniziative necessarie per verificare la regolarità di locali in apparenza innocui ma che se visitati attentamente si “ rivelano luoghi per spennare e rovinare i malcapitati”.
Centinaia di famiglie vengono rovinate ogni anno dal gioco delle macchinette o altri giochi che purtroppo lo stesso stato promuove e pubblicizza, per non parlare di quelli illegali.
Da uno studio effettuato da Federconsumatori di Prato e ASL si ricava che il gioco d’azzardo è cresciuto dal 2009 al 2010 del 22per cento e che nei primi tre mesi del 2011 sono stati giocati 3,2 miliardi di euro.
La maggiore dedizione al gioco proviene dagli uomini, mentre la maggior parte degli intervistati ha ammesso di giocare più di un euro, il 15 per cento ha risposto di giocare tra i 10 e i 100 euro a volta. Inoltre come denunciato dalle donne del comitato anonimo femminile perugino si scopre che nei locali della città esistono concorsi a premi, con in palio addirittura delle automobili, cui si può accedere soltanto se ti giochi tutti insieme (e te li devi giocare tutti) la modica cifra (!) di 200 euro.