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Che i vandali tornassero sul luogo del “delitto”, per citare un ben più macabro proverbio, non si è visto spesso, specie in cittadine abbastanza (ma non troppo) tranquille come Spoleto, ma i nuovi video delle telecamere confermano invece come i facinorosi che lo scorso luglio avevano atterrito due donne – in barba anche alla denuncia già sporta nei loro confronti -, abbiano nuovamente sfidato la sorte con nuovi insulti e minacce nei confronti delle due malcapitate che risiedono in uno dei vicoli adiacenti a piazza del Mercato. Nel cosiddetto salotto buono (sigh) della città.
A dare la notizia della prima aggressione fatta di insulti, danneggiamenti e lanci di bottiglie di vetro all’indirizzo della palazzina delle due donne, avvenuta la notte antecedente il Concerto finale del Festival (12 luglio), è stato Tuttoggi nella edizione di domenica scorsa avendo appreso della denuncia presentata alla locale Procura della Repubblica da parte dell’avvocato Fabrizio Gentili.
Un esposto dettagliato in cui sono stati allegati alcuni fermi-immagine del lungo video che dimostra non solo i danni arrecati dal gruppetto di violenti (6-7 in tutto) ma anche gli insulti rivolti alle due residenti, una 70enne e una 30enne.
Le quali avevano tentato di allontanare la gang attivando anche l’allarme del palazzo. Senza esito, anzi innescando la follia dei ragazzi che passavano alle vie di fatto lanciando due bottiglie, rovinando contatori, tubi e una persiana.
La notizia, rimbalzata sui social, deve aver mandato fuori di testa almeno due dei ragazzi che, neanche 36 ore dopo, si sono ripresentati nel vicolo, pur coscienti delle telecamere di sicurezza, per fare un nuovo show di minacce e insulti.
Vandali tornano nel vicolo, il video
Non è ancora passata la mezzanotte di lunedì quando l’anziana sente nuovamente delle urla. In casa è sola e questa volta fa finta di non sentire sperando che i giovani, non è ancora chiara la loro età anche se le forze dell’ordine hanno tracciato il loro profilo, si allontanino.
Neanche mezz’ora dopo, a quanto è dato sapere, rientra in casa la donna più giovane che visiona le telecamere. Le immagini sono inequivocabili con due ragazzi che si mettono in bella mostra davanti alle telecamere mostrando il dito medio, apostrofando le residenti con “tr..a di m…a, tr…a”, “oggi non squilla” con chiaro riferimento alla sera in cui era stato azionato l’allarme e, con fare intimidatorio “io le leggo le notizie…le leggo…me li mandi anche a me i video…non è giusto che ce stiamo noi su internet e non m’hai chiesto in consenso”. Il delirio più assoluto, oltre ad una buona dose di sfrontatezza, incluso il mostrare il cellulare per riprendere una delle telecamere.
Poco prima delle 01.00 di martedì 12 agosto, nuovo raid – di questo non si conoscono, almeno per ora, gli autori – con ulteriori urla e schiamazzi. Stavolta parte la chiamata al 112 anche se nessun intervento verrà fatto sul posto.
Ma c’è di più, oltre a quanto i vandali hanno combinato, immortalati nel video delle telecamere. Nell’esposto, la donna più giovane asserisce che una sua amica, che intorno alla mezzanotte si trovava nei pressi di un bar di piazza del Mercato, non solo aveva riconosciuto il giovane che aveva lanciato la bottiglia lo scorso mese, ma che era stata fermata da un ragazzo che le chiedeva se sapesse dove abitava l’anziana signora oggetto degli insulti.
“Colpisce la spavalderia e il senso di impunità di questi ragazzi” commenta al telefono l’avvocato Gentili “le mie assistite vivono in stato di angoscia per la paura di poterseli ritrovare davanti a casa. C’è una chiara escalation della condotta criminosa per cui abbiamo sottoposto alla Procura di valutare anche la possibilità che ci si trovi di fronte a atti persecutori”.
All’inquietante episodio, si aggiunge l’ennesima notte “brava” di almeno 8 ragazzi e una ragazza autori di una vera e propria incursione, sempre in piazza del Mercato, durante la quale hanno danneggiato arredi degli esercenti, gettato una pianta nella fontana e avviato una sorta di battaglia lanciandosi la frutta e la verdura che era stata lasciata fuori da un negozio di alimentari. Uno di loro avrebbe urinato sul tavolo di un bar.
Chi ha assistito alla scena, svegliato dagli schiamazzi, parla di urla al grido di “telecamere…te le ca me re”, per nulla imbarazzati dal sapere di essere ripresi dal sistema di sicurezza della Polizia municipale. La chiamata dei residenti al numero unico (112) non avrebbe sortito effetti.
Sembra quasi che vi sia un intento di mandare un messaggio alle istituzioni, come se questa parte della città debba rimanere fuori controllo. Non è il caso di ricordare, almeno su queste colonne, come le forze dell’ordine siano in grave carenza di organico (a volte l’intero comprensorio, dalla Valnerina a Giano, da Campello a Strettura registra una sola pattuglia in servizio notturno), a cui si aggiunge il limite dell’amministrazione comunale nel mancato potenziamento della Polizia locale.
Di certo però quest’ultimo episodio, ripreso dalle telecamere, imporrebbe che il Sindaco Sisti o l’assessore Cesaretti (ha la delega alla Polizia locale) si presentassero quanto prima a sporgere denuncia e, soprattutto, a costituirsi parte civile, accertate le responsabilità, nei confronti di chi da troppo tempo ormai sta seriamente compromettendo il centro, i suoi esercizi e non di meno i residenti.
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