Era stato ribattezzato, seppur con sarcasmo, Arsenio Lupin. Il suo obiettivo era sempre lo stesso: smartphone costosi, dai 500 euro in su. La sua mano lesta aveva colpito anche nella sede di Radiophonica.com, il media universitario degli studenti di Perugia, in via Ulisse Rocchi, a danno di un giovane giornalista del Link.
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Il giovane derubato aveva denunciato il fatto agli agenti del posto di polizia di Piazza Danti, consegnando anche il video che incastrava il malvivente, realizzato durante la diretta streaming di una trasmissione radiofonica. La risposta degli investigatori era stata immediata: in diversi si erano recati in questura per lamentare infatti furti simili, avvenuti proprio in quei giorni. Diversi testimoni avevano poi riconosciuto il malvivente, tramite un identikit. Gli agenti erano sulle tracce di un “Lupin dei telefonini”, un ladro seriale che sapeva bene cosa rubare e in quale momento. E magari anche come farlo sparire.
L’identità – Un mistero, che sembra essersi risolto oggi: quando la polizia ha acciuffato uno studente polacco di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti. Il malvivente è stato rintracciato dalla squadra volante della questura in piazza Fontivegge, a Perugia. Neanche a dirlo era stato denunciato per il furto di uno smartphone avvenuto circa due ore prima, ai danni della titolare di una tabaccheria della zona.
Gli accertamenti – Sono ora in corso ulteriori indagini per verificare il suo eventuale coinvolgimento in altri episodi analoghi avvenuti nei giorni scorsi nel centro storico della città, anche nello stesso quartiere di Fontivegge, e incluso quanto accaduto nella sede Radiophonica, per fugare ogni dubbio sulla vicenda.
La modalità – Ciò che farebbe pensare agli investigatori che si tratti della stessa persona è la modalità utilizzata per i furti, più volte sperimentata con successo nel capoluogo umbro: nell’ultimo episodio della tabaccheria, infatti, notato il telefono della proprietaria del negozio appoggiato sul bancone, il ladro ha fatto in modo che, con un pretesto, la donna gli desse momentaneamente le spalle, per prendere il cellulare e fuggire. La donna ha fornito una descrizione alla polizia e poco dopo una volante ha rintracciato e bloccato il presunto responsabile in piazza Settevalli.
Non è stato però possibile recuperare la refurtiva: il ladro avrebbe infatti dichiarato di aver venduto nel frattempo il telefono ad un presunto ricettatore. Le indagini intanto proseguono anche per rintracciare quest’ultimo.
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