Cronaca

Video e foto di abusi sessuali a minore, arrestato insospettabile folignate

Arrestato per la più infamante delle accuse. L’indagine dei carabinieri, su un insospettabile residente in un comune del folignate, era partita per detenzione di materiale pedo-pornografico.  Un’accusa pesantissima alla quale però i militari avrebbero trovato immediati riscontri nel corso di una perquisizione della successiva preview del materiale informatico raccolto grazie alla collaborazione della polizia postale.  E così la vicenda si è aggravata, se possibile, ancor di più. Perché secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe abusato sessualmente di una bambina di appena cinque anni e avrebbe anche ripreso la scena con il cellulare.  

L’ARRESTO

Poi le foto e i video choc le avrebbe trasferite anche su altri supporti, per conservarle evidentemente o forse per condividerle. Ma adesso gli ulteriori accertamenti degli agenti specialisti della rete dovranno stabilire se quelle scene raccapriccianti sono state, o meno, diffuse. Ma il quadro a carico dell’uomo è risultato così “pesante” che nei giorni scorsi i militari dell’Arma hanno eseguito, nel più stretto riserbo, l’arresto in flagranza di reato.

LE ACCUSE

Alla detenzione di materiale pedo-pornografico, tra le accuse, si è aggiunta appunto quella di abusi sessuali su minorenni e di produzione, ai fini della divulgazione, di foto e video dove vengono riprese le violenze. L’arresto, già convalidato dal Gip di Spoleto, è scattato dopo che la moglie dell’indagato avrebbe segnalato ai carabinieri il ritrovamento di una chiavetta dati, con dentro le immagini poi finite nel fascicolo che adesso tornerà a Perugia per la “vis attractiva” dei reati di competenza distrettuale, come quelli sessuali su minore appunto.

LE INDAGINI

E gli accertamenti su quella chiavetta avrebbero chiarito che le riprese risalivano a circa due anni prima, quando la vittima di quegli abusi aveva appena 5 anni. Dopo la perquisizione i pm spoletini Gennaro Iannarone e Patrizia Mattei avevano chiesto l’arresto (già convalidato come detto nelle scorse ore). Ora il pm perugino Annamaria Greco potrebbe chiedere gli accertamenti irripetibili sui dispositivi rintracciati nella perquisizione da lei disposta.