L'esito della trattativa condotta dall'Assessore Regionale Mascio con Trenitalia è positiva: non ci sarà alcuna soppressione degli Eurostar che collegano Perugia con Roma e Ancona con Roma anche se, in quest'ultimo caso, permane il problema della fermata di Fossato di Vico. Resta parimenti sul tappeto, la questione del reperimento delle risorse che Trenitalia ha chiesto in più per il trasporto regionale ed interregionale. Proprio per questo, secondo il consigliere regionale Giancarlo Cintioli, è necessario che nella Finanziaria 2008 vengano trovate risorse aggiuntive visto che dal 2001 i finanziamenti destinati all'Umbria per tale servizio sono rimasti invariati. Su questo punto però non si possono tacere le responsabilità del Governo Berlusconi che ha lasciato il trasporto ferroviario con un buco di bilancio che al 31 dicembre 2006 è stato quantificato in 2.216 milioni di euro. Per Cintioli aver evitato la soppressione degli Eurostar è frutto dell'impegno dell'Assessore Mascio e del ruolo svolto dai pendolari che sono riusciti a mettere in evidenza come dietro ai numeri sbandierati da Trenitalia ci sono persone, lavoratori, famiglie, storie e sacrifici.Quello raggiunto è un risultato importante per garantire il diritto alla mobilità e all'Umbria un sistema dei trasporti all'altezza delle esigenze di una società in movimento. Il prossimo passo, però, secondo Cintioli, dovrà essere quello di lavorare sulla qualità dei servizi e su standard di alto livello: solo così il trasporto ferroviario – fattore strategico di un Paese moderno – potrà diventare un elemento di grande attrazione, con il conseguente aumento dell'utenza.Per Cintioli è evidente che l'attivazione di tale circolo virtuoso potrebbe risolvere quei problemi di numeri e bilanci in ragione dei quali oggi, senza curarsi troppo di persone e disagi, si decide sulla permanenza o meno dei collegamenti tra città. È questa la strada da percorrere se si vuole decongestionare le città e le strade, se si vogliono sviluppare i trasporti collettivi e, soprattutto, se non si vuole abbandonare ad un destino di decadenza la mobilità ferroviaria che, ad oggi, rappresenta l'autentica alternativa al trasporto su gomma.