di Stefania Filipponi (*)
L’annunciata rinuncia del Vice Sindaco, ad espletare l’incarico di consulente legale di EQUITALIA (quanto meno nella vertenza VUS) può rimuovere incompatibilità di natura giuridica e deontologica, ma non incide certo sui comportamenti politici tenuti sino ad oggi, nei confronti dei quali il giudizio era e rimane pesantemente negativo. Il futuro è tutto da vedere e verificare….
In ogni caso la vicenda suscita tante perplessità e sembra essere l’ennesima, ulteriore conferma che Foligno è governata da un ceto politico assolutamente autoreferenziale, che si autoalimenta, che vive di prebende, emolumenti, contributi, ma anche di concessioni di servizi, appalti, beni pubblici.
Altro che rispetto dei principi di legalità, trasparenza e buona amministrazione, questa Giunta è incapace di qualsiasi progettualità e talune scelte, incomprensibili per i cittadini e che parevano finalizzate alla tutela di qualche interesse particolare, sembrano ora offrire una diversa chiave di lettura: forse esiste veramente quel sistemico e metodologico intreccio tra politica ed affari, che qualcuno paventa.
Mai nessun esecutivo ( dal punto di vista politico- amministrativo) era “caduto così in basso”; mai, come in questa fase, il Sindaco si è trovato in una situazione di così grave debolezza, tanto che gli stessi “fedeli” alleati ne programmano la sostituzione, con l’attuale Vice.
Rimane da capire se il partito socialista, nel candidare a Sindaco Massimiliano Romagnoli, preveda una fine anticipata della consigliatura oppure si limiti semplicemente a ridimensionare le velleità di un secondo mandato di Nando Mismetti.
Il RE è proprio nudo e solo.
(*) Consigliere comunale – Impegno Civile