Ai ferri corti i rapporti tra il consigliere comunale di Norcia, Francesco Filippi e il sindaco Alemanno, dopo la mancata nomina di Domenico Coccia a presidente dell’Apsp.
– La recente nota della Regione dell’Umbria (fine aprile 2015) sulla questione Comune di Norcia – APSP così recita: “esaminata la documentazione acquisita … si ritiene, per quanto di competenza ed allo stato attuale, di non procedere alla nomina di un commissario ad acta” … “ tutto ciò premesso e considerato, si comunica …., il non luogo a procedere …”
Allo stato dei fatti mi sento obbligato, nella mia qualità di Consigliere Comunale, a ripercorrere i momenti salienti della vicenda:
– la Giunta di Norcia (con atto n. 95 del 25.07.15) affida al legale di fiducia, esperto in materia, Luisa Di Curzio, il compito di verificare in capo a chi possa essere riconosciuta l’Autorità tutoria al fine di porre in essere iniziative legali nei confronti dell’Azienda di Servizi Pubblici alla Persona Fusconi -Lombrici -Renzi, per ripristinare una nuova amministrazione.
– Lo stesso giorno, l’incaricata Di Curzio esprime il suo parere legale nel quale afferma che “…non si rinvengono ipotesi in cui l’Amministrazione Comunale possa intervenire su un IPAB” e che “…sul potere del Sindaco si è ormai consolidata una certa giurisprudenza (Consiglio di Stato n. 669\2009) dove si è affermato che le nomine del Sindaco non avvengono in virtù del Testo Unico degli Enti Locali e quindi questi non ha alcun potere di revoca e da ciò ne deriva che non ha neanche un potere tutorio”
Parere chiaro e preciso ma evidentemente inutile ed inutilmente costoso per i cittadini dato che il Sindaco Alemanno ha poi deciso di non avvalersene.
Ne deriveranno poi atti, non certamente ispirati al rispetto del parere legale acquisito, che hanno necessitato di ulteriori azioni legali, generando migliaia di euro di costi per la collettività, alla luce della lettera ricevuta dal Sindaco e dagli altri attori della vicenda APSP, tutto ciò si poteva evitare o lasciando il Presidente Coccia legittimamente al suo posto come oggi ribadisce la Regione dell’Umbria, unico Ente titolato all’autorità tutoria della APSP Fusconi- Lombrici -Renzi, oppure si poteva come da me suggerito lavorare al fine di ottenere lo stesso risultato, se opportuno, con atti volti al raggiungimento del bene dell’Ente e non contro un singolo amministratore.
Il Sindaco, noncurante di quanto affermato dal suo legale, chiede alla Regione dell’ Umbria il commissariamento dell’Azienda per gravi irregolarità. La Regione si esprime invocando il rispetto del contradditorio delle parti interessate riservandosi di effettuare le valutazioni che saranno poi comunicate agli Enti stessi.
Il Sindaco invece poi commette tre mosse azzardate, tentando di raggiungere il suo fine: non rispetta il parere del proprio legale, non rispetta la legittimità dell’iter amministrativo e non rispetta le indicazioni della Regione. Emette così l’ordinanza n. 34 del 15.09.14 con la quale dichiara decaduto il Presidente, l’ordinanza 36 del 22.09.2014 con la quale nomina il nuovo presidente e “dulcis in fundo” l’ordinanza n. 38 del 03.10.2014 con la quale ordina l’immediato insediamento del nuovo Presidente, nomina ancor oggi priva della determina della Regione, ed oggi sappiamo il perché, perché la stessa Regione dopo mesi di indagini e di acquisizione di atti da parte dell’APSP, non ha rilevato motivi per sostituire o sospendere il Presidente Coccia. Chiedo agli organi di vigilanza preposti di alzare il livello di attenzione sulla Amministrazione del Comune di Norcia e che venga fatta rispettare la legge in questa Città.
Città dove ormai si negano anche gli atti pubblici ai Consiglieri Comunali come me, tanto è vero che a richiesta semplice di accesso agli atti, per spiegarmi e spiegare ai cittadini le dimissioni del ex Vice Sindaco Sensi, dopo oltre 30 giorni, e solleciti al Segretario Comunale De Cesare Vincenzo, non ho ancora ricevuto parte della documentazione richiesta.
E così a stretto giro di posta arriva questo pomeriggio la replica dell’Amministrazione comunale a firma dello stesso sindaco .
“La filippica di Filippi”. Così il Sindaco di Norcia definisce l’ultima uscita pubblica sulla stampa del Consigliere Filippi, appunto, in merito alla vicenda dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Fusconi-Lombrici-Renzi”. “Le considerazioni avanzate dal consigliere – dichiara il sindaco – sono totalmente infondate perché completamente travisato è stato il senso della lettera della Regione Umbria giunta in Comune alcuni giorni fa, cui lo stesso Consigliere fa riferimento nel suo comunicato. La lettera, in realtà – prosegue – avvalora la linea seguita da questa amministrazione e il percorso intrapreso fino ad oggi, laddove si scrive che ‘esaminata la documentazione acquisita e preso atto dei procedimenti di regolarizzazione in corso ad iniziativa dell’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Ente si ritiene, per quanto di competenza e ALLO STATO ATTUALE, di non procedere alla nomina di un commissario ad acta’”. “La missiva regionale – puntualizza il primo cittadino – fa riferimento alla situazione attuale dell’azienda e in presenza del suo nuovo presidente ritiene di non dover più intervenire. Si legge testualmente: ‘rispetto alla richiesta di nominare in commissario ad acta avanzata dal Comune di Norcia si comunica PER ORA il non luogo a procedere’”. “Anzi – precisa – nella lettera ci sono considerazioni che la rendono un vero e proprio macigno nei confronti dell’ex presidente. La Regione – spiega – sta proseguendo l’iter dei vari accertamenti che questa amministrazione aveva segnalato a fondamento della richiesta di commissariamento dell’Azienda. E proprio alla luce di queste segnalazioni chiede di conoscere l’eventuale decisione dell’Azienda di annullare un contratto di locazione, e l’invio di documentazione riguardante verifiche di debiti fuori bilancio. La Regione informa inoltre di aver trasmesso tutti questi atti alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza. Per assurdo, quindi, la stessa Regione potrebbe intervenire non sull’operato dell’attuale Presidente, al quale si dà atto di essersi nel frattempo adoperato per la messa in campo ‘procedimenti di regolarizzazione’, ma su coloro che hanno supportato e non motivato successivamente gli atti oggi all’esame della Corte dei Conti”. Il sindaco conclude rispondendo con una domanda ad un altro passaggio del comunicato del Consigliere Filippi: “Qual è la norma in base alla quale la Regione Umbria avrebbe dovuto prendere atto della nomina del nuovo presidente?”.