Terni

Vibrazioni Arvedi Ast, psicofarmaci per dormire: adesso lo sa anche l’Asl

Psicofarmaci per dormire per le vibrazioni che arrivano dagli stabilimenti Arvedi Ast nella zona est della città, finalmente anche i dirigenti dell’Asl hanno potuto verificare quanto accade nella zona di Prisciano. Nei giorni scorsi, infatti, così come voluto dal sindaco Stefano Bandecchi, si sono ripetuti i rilievi dei funzionari sanitari nelle zone e nelle case indicate da direttive prefettizie. Il primo sopralluogo, come ampiamente documentato e sottolineato dallo stesso Bandecchi, era stato effettuato senza tener conto delle indicazioni guida e non era stato dirimente rispetto alla questione e i dati raccolti non utilizzabili per una reale fotografia della realtà.

Psicofarmaci per dormire a Prisciano

Finalmente due medici dell’Asl, accompagnati da un funzionario del Comune di Terni e un rappresentante del Comitato Prisciano Terni Est, hanno parlato con i cittadini e visto con i loro occhi i referti medici e le ricette che testimoniano come una parte della cittadinanza sia costretta a ricorrere agli psicofarmaci per dormire la notte, in alcuni casi anche da quattro anni, per le incessanti vibrazioni prodotte dalle lavorazioni degli stabilimenti Arvedi Ast. Non sarà un caso che la stessa azienda, in autotutela, abbia deciso di sospendere l’attività maggiormente invasiva per evitare, diciamo così, l’ordinanza di limitazione di produzione promessa dal sindaco Bandecchi.

Le vibrazioni e la prova bottiglia

I medici dell’Asl hanno ascoltato con le proprie orecchie i rumori prodotti da portoni, tapparelle, finestre, persiane etc. sollecitati dalle vibrazioni. Non solo: è stata anche fatta la prova della bottiglia per avere una prova empirica di ciò che viene e addirittura non viene percepito dall’orecchio umano. In alcuni punti delle case visitate dai medici sono state posizionate bottiglie contenenti liquido che, puntualmente, ha iniziato a oscillare all’interno del contenitore, ma non solo quando le vibrazioni erano udibili, ma anche quando le stesse non erano percepite direttamente, a testimonianza che le vibrazioni possono essere anche ‘silenziose’ e, per questo, ancora più insidiose. Questo significa che i cittadini sono esposti in modo praticamente costante a questo tipo di stress che probabilmente non avrà un impatto positivo sulla loro salute.

Attesa report e il silenzio della Regione

Intanto la Regione Umbria, che è competente su ampia parte della vicenda, continua a mantenere il silenzio, anche se qualcosa sembra iniziare a infastidire i piani alti di Perugia. Tra qualche giorno potrebbero esserci interessanti notizie che arrivano proprio dalla Regione in attesa del report di Asl, dei risultati dei campioni raccolti dall’Arpa e di quelli della società esterna voluta dal sindaco Bandecchi che ha detto a chiare lettere di non fidarsi degli ternani preposti ai controlli. Aggiungiamo, infine, che si attendono anche gli esiti dell’azione giudiziaria intentata da Italia Nostra e altre associazioni nei confronti di Arvedi Ast.

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