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VIAGGIO NEI RIONI DELLA QUINTANA (2): ALLA SCOPERTA DEL GIOTTI (Photogallery)

È il più piccolo della città, chiuso nel centro storico a ridosso di piazza della Repubblica, con la “Locanda del prete di Rostoviglio” (la taverna) che si trova nella centralissima piazza Faloci Pulignani. Stiamo parlando del Rione Giotti, con il quale continua il viaggio di Tuttoggi.info nei rioni della Quintana, in attesa della Giostra che avrà inizio il 2 giugno.

L'origine del nome del rione è controversa. Fino a poco tempo fa infatti si riteneva derivasse da “Goti” (la popolazione che pose l'accampamento nei confini del rione), ma di recente si è ipotizzato che derivi dal termine “ghiutti” (ghiotti), per via delle numerose taverne che si trovavano nella zona.Lo stemma è uno scudo bianco con onde celesti, colore che indica devozione, fedeltà e ricchezza. Le figure in nero rappresentano un iris, forse la contaminazione di un giglio, simbolo della speranza, della purezza, del bene, mentre la croce rimandava in origine alla simbologia tedesca.

Il signor Alfredo Doni è priore del Giotti dal 1999 ed ha visto le vittorie degli anni 2000, 2004, 2005 e 2006. L'Animoso (così è chiamato il cavaliere di questo rione) è Daniele Scarponi che nella scorsa edizione ha cavalcato su Moon Valley, con cui ha vinto per ben tre volte. Nella scuderia attualmente ci sono tre cavalli purosangue che vengono fatti provare e saranno solo i risultati in campo a determinare la scelta finale.

Accanto a Scarponi, si sta esercitando anche il secondo cavaliere Giorgio Angeli: il buon esito delle prove e la sua giovane età fanno ben sperare per un prossimo brillante debutto.

I tamburini del Giotti stanno per il momento provando in zone periferiche, a causa delle lamentele della cittadinanza; Alfredo Doni prospetta e si augura che questo elemento fondamentale della manifestazione, specie per il corteo storico, possa tornare a suonare i tamburi al centro, poiché, nel rispetto degli orari di riposo, rappresenta un momento di folklore, forse tra i più significativi.

La contrada ha avuto il merito di inserire nel corteo storico la signora Cenci, che diventerà per Foligno il prototipo di dama e modello da imitare per gli altri rioni, visto il suo attivismo.

La Quintana è un momento di aggregazione e un'occasione per sentirsi parte della propria città in maniera più attiva e coinvolgente. Il rione giottino vanta la collaborazione di un gran numero di giovani, cambiamento avvenuto negli anni Settanta con il priore Candelori, grazie alla sua attività di capo scout che iniziò ad attirare un quantità sempre crescente di ragazzi. Proprio tale caratteristica fa del Giotti un posto dove ci si diverte e dove si ha la possibilità crescere con entusiasmo e freschezza.

(Valentina Ballarani)