Dal prossimo 17 aprile il percorso espositivo della Galleria Nazionale dell’Umbria si arricchisce, grazie al trasferimento della Collezione Martinelli proveniente da Palazzo della Penna, di un nuovo corpus di opere d’arte che andrà a potenziare l’attrattiva del museo.
La Collezione, lascito testamentario del Professore Valentino Martinelli al Comune di Perugia, è costituita da 91 opere, tra dipinti, sculture, medaglie, disegni e incisioni di epoca barocca. Spiccano tra tutte le opere di Gian Lorenzo Bernini: un “Ritratto di gentiluomo ignoto”, la scultura in terracotta raffigurante “Cristo ligato”, il bozzetto per un monumento di Luigi XIV a cavallo mai realizzato dallo scultore, il volto contratto in un’orribile smorfia di dolore del modello in cartapesta per “L’anima dannata”, le due sculture in bronzo dorato raffiguranti il “Cristo vivo” e il “Cristo morto”, che un tempo costituirono parte degli arredi devozionali delle cappelle della Basilica di San Pietro a Roma commissionati a Bernini dal Papa Alessandro VII. Della raccolta sono parte anche un crocifisso bronzeo di Francesco Mochi, un disegno a sanguigna di Mattia Preti, una cartapesta policroma “da Alessandro Algardi” raffigurante la “Maddalena in estasi” e molti altri preziosi oggetti.
A queste si aggiungono altre 26 opere di rilevante interesse concesse in deposito dalla vedova del Professare, Francesca Galante Martinelli, tra le quali spicca il modello in terracotta dell’”Apparizione della Vergine a Santa Martina”, realizzato da Pietro da Cortona e Cosimo Fancelli per la chiesa dell’Accademia di San Luca a Roma, presumibilmente tra il 1647 e il 1649. In occasione della inaugurazione in Galleria, la Signora Martinelli donerà, simbolicamente, una ulteriore opera, l’ultima acquisizione del marito, attualmente in esposizione alla mostra “Barocco a Roma – La meraviglia delle arti” (Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla, 1 aprile – 27 luglio)
La Collezione Martinelli fu allestita a Palazzo della Penna fin dal 2002 ma la vocazione verso il contemporaneo assunta progressivamente dal Museo civico di Palazzo della Penna ha reso incongruente la sua collocazione in quella sede. Per questo, il Comune di Perugia, fin dal 2013 ha sottoscritto un accordo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, affinché un lascito così significativo potesse trovare adeguata visibilità nel più importante museo della città e della regione. L’attuale Amministrazione comunale, oltre ad avere ridato vita e concreto seguito a quegli accordi, ha determinato che negli ambienti fin ora occupati dalla collezione, nell’arco di brevi mesi trovi una definitiva sistemazione la raccolta Gerardo Dottori, da oltre due anni conservata nei depositi del palazzo. Si restituiranno così alla pubblica fruizione i capolavori del più importante artista del Novecento perugino, dando nel contempo più adeguata e significativa rilevanza al dono generoso che Valentino Martinelli e Francesca Galante hanno voluto fare alla città di Perugia.
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