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Viabilità zona industriale nord, dibattito in consiglio

“Siamo fin d’ora in grado a portare in commissione Assetto del Territorio le prime soluzioni per affrontare la situazione della viabilità della zona industriale nord e nel giro di due mesi potremmo già procedere alla rimozione del primo tratto di barriere a protezione della pista ciclabile, spostando il percorso lungo la Tiberina Tre Bis”.

E’ quanto ha annunciato, in sintesi, l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Massetti in risposta all’interpellanza dei consiglieri Sandro Busatti (Fratelli d’Italia) e Manuel Maraghelli (Polo Tifernate) sui problemi riguardanti la viabilità nella zona industriale nord. Come dimenticare, tra le altre cose, la serie di incidenti sopra le ormai famose barriere della pista ciclo-pedonale di via Morandi.

Con il documento suddetto i consiglieri hanno chiesto quali provvedimenti urgenti intendesse adottare l’Amministrazione per migliorare l’attuale situazione, se e dove sia prevista la realizzazione di marciapiedi e attraversamenti pedonali, se sia stato previsto un progetto per la modifica o lo sviluppo del sistema viario in vista dell’aumento dei servizi commerciali nella zona e se le barriere in cemento collocate nell’area rispondano o meno alla normativa vigente.

Il consigliere Busatti ha chiesto conto all’Amministrazione delle responsabilità per le “enormi difficoltà del traffico veicolare e i rischi per le persone” derivanti dalla recente concessione dell’apertura di nuovi esercizi commerciali nel primo tratto della zona industriale nord. “Abbiamo notizie di nuovi proprietari che hanno intenzione di potenziare servizi commerciali in altri appezzamenti adiacenti, pertanto nel prossimo futuro questi insediamenti saranno modificati da luoghi produttivi a servizi al commercio – ha sottolineato Busatti – e chiediamo quindi se l’amministrazione ha in mente un piano della viabilità che permetta di adeguare gli assi viari alle mutate esigenze”. “Ci troviamo nella necessità che ci sia una programmazione che tenga conto delle esigenze, con un piano complessivo di riordino della viabilità, dei parcheggi e dei marciapiedi da qui ai prossimi anni”, ha aggiunto Busatti. L’esponente della minoranza ha parlato anche di “un evidente fallimento del progetto della pista ciclopedonale”, chiedendo se le barriere sistemate siano a norma ed escludano responsabilità dell’amministrazione in caso di incidenti.

Il capogruppo Idv Roberto Colombo ha contestato la mancanza di coerenza nell’azione dell’Amministrazione, “laddove blocca alcuni insediamenti per mancanza di standard e ne autorizza altri”. “Abbiamo impedito l’insediamento di un centro islamico per la mancanza di 14 parcheggi, quando a soli 80 metri è presente un’ampia area di sosta regolarmente vuota – ha sostenuto Colombo – mentre alla zona industriale si è consentito l’insediamento di nuove attività commerciali”.

Sulla questione è intervenuto anche il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Michele Bettarelli, che ha puntualizzato: “non è l’Amministrazione ad aver preso l’iniziativa di trasformare gli insediamenti e di dare una destinazione commerciale, in quanto abbiamo solamente recepito normative europee a loro volta tradotte nella legislazione regionale, in base alle quali negli insediamenti produttivi esistenti sono consentite tutte le destinazioni d’uso”. La legge regionale ci impone che in una zona produttiva si possano fare attività commerciali, a patto che ci sia il rispetto di alcuni standard urbanistici e l’amministrazione non può che recepire i progetti se sono adeguati, ha aggiunto. “L’unica variante che è stata votata dal consiglio comunale è per il Mc Drive”, ha poi ricordato Bettarelli, che ha riconosciuto come sia in atto un movimento importante su quell’area per le variazioni di destinazioni d’uso.

Se dal punto di vista normativo i parametri sono rispettati, è dal punto di vista urbanistico che la scelta alla zona industriale nord è quanto mai sbagliata”, ha replicato il capogruppo del Patto Civico per Città di Castello Cristian Braganti, che ha rilevato come “a volte certe aperture dovrebbero essere valutate più approfonditamente, perché mancano marciapiedi e punti luce, che invece sono indispensabili”.

Il consigliere del Pd Luciano Tavernelli ha dichiarato: “Siamo stati probabilmente presi in contropiede da leggi che umiliano l’amministrazione comunale”. “E’ necessario che l’autonomia locale possa dare linee di indirizzo che possano essere recepite, – ha aggiunto il rappresentante di maggioranza – va fatta una riflessione a tutto tondo, per correggere i difetti che la nuova commercializzazione ha determinato, fino a valutare di rimuovere una parte della pista ciclabile, che è stata costruita in un’ottica di mobilità diversa, ma dà purtroppo enorme insicurezza”. “Forse sarebbe il caso di disegnare una viabilità nuova, togliendo la prima parte della pista ciclabile e valutando di realizzare altri percorsi in zone diverse, così da metterle in comunicazione con il centro della città”, ha concluso Tavernelli.

L’assessore Massetti ha riconosciuto “l’esigenza da parte dell’Amministrazione di ripensare la viabilità e salvaguardare la sicurezza nella zona industriale nord, ma analogo impegno progettuale deve venire anche dai proprietari degli insediamenti produttivi e in questo senso i nostri uffici tecnici stanno sollecitando un confronto sulle caratteristiche dei nuovi interventi”. “La normativa europea da cui discendono i recenti insediamenti commerciali, la cosiddetta direttiva Bolkestein, punta a creare attività e posti di lavoro, far girare risorse e per fortuna registriamo investimenti nella nostra città – ha puntualizzato l’assessore – ma noi abbiamo il dovere di prendere in considerazione tutte le normative riguardanti la sicurezza”. In questo contesto Massetti ha chiarito: “Rispondono pienamente alle normative ministeriali, per cui siamo tutelati e garantiti”.

L’assessore ha quindi rilevato come spesso gli incidenti che si sono verificati nella zona siano stati determinati dalla mancata prudenza e da una insufficiente conoscenza delle modalità di transito nelle rotatorie. Massetti ha spiegato che la prima ipotesi di intervento concreta, attualmente oggetto di una valutazione sulla fattibilità economica, è lo spostamento della pista ciclopedonale sulla strada Tiberina Tre Bis fin oltre il cavalcavia di Riosecco, per poi ricollegarla all’attuale percorso, attraverso il sottopasso ferroviario dello stesso quartiere in via Grandi. “Abbiamo già fatto i sopralluoghi e abbiamo parlato con i proprietari, anche per chiedere la disponibilità a costruire parcheggi nell’area di via Morandi”, ha concluso Massetti.