Martedì 10 gennaio si è tenuta a Todi, Comune capofila, la prima riunione del 2023 della nuova Area Interna della Media Valle del Tevere e dell’Umbria Meridionale. Presenti tutti i Sindaci delle municipalità interessate: Acquasparta, Avigliano Umbro, Collazzone, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli e Sangemini, oltre ovviamente a quello della città di Jacopone.
All’ordine del giorno l’avvio delle attività programmatorie vere e proprie, che possono contare su uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro e di ulteriori 7,5 milioni di euro, a valere sulle risorse FERS e FSE. Risorse aggiuntive, rispetto a quelle nella disponibilità dei singoli Comuni, che dovranno essere destinate alla cooperazione territoriale con particolare riguardo per lo sviluppo e l’adeguamento strutturale, la promozione dell’occupazione, la valorizzazione ambientale e turistica, ponendo al centro l’inserimento lavorativo delle giovani generazioni e il contrasto all’esclusione sociale, intervenendo in tal senso a favore di una istruzione e formazione più efficaci. Altro punto centrale sarà quello riferito al potenziamento delle capacità istituzionali e dell’efficienza delle amministrazioni e dei servizi pubblici nell’ottica di pervenire a forme di governance più efficaci.
Il Sindaco Antonino Ruggiano, dopo aver delineato il perimetro di azione, ha condiviso una serie di proposte, a partire dalla necessaria istituzione di un Ufficio delle Aree Interne, che è di competenza del Comune di Todi in quanto soggetto capofila, e dell’elaborazione di un piano progettuale d’ambito. Tra le altre iniziative più immediate anche l’avvio di interventi coordinati sul fronte della viabilità, settore per il quale vi è già 1 milione e 300 mila euro di finanziamenti da utilizzare. “Si tratta di risorse aggiuntive – spiega Ruggiano – rispetto a quelle delle Province e che pertanto abbiamo pensato di destinare ad un percorso, ancora in fase di definizione, che migliori le vie di comunicazione e collegamento tra tutti i comuni dell’Area Interna“.
La riunione ha dato avvio ad un ragionamento sulle possibili funzioni e servizi da associare, a partire dal catasto, la protezione civile, il turismo, i sistemi informatici, la pianificazione urbanistica, la gestione del personale, dei tributi e dei servizi contabili e finanziari. “In questo caso – aggiunge Ruggiano – non è necessario che il processo di messa a sistema riguardi tutte le municipalità; è infatti possibile che vi aderiscono anche solo alcuni degli otto Comuni. Per questo sarà necessario approfondire lo studio e l’analisi delle situazioni esistenti al fine di centrare i settori effettivamente meritevoli di razionalizzazione”.
Un supporto in tale direzione lo potranno dare anche i sistemi informativi geografici, rispetto ai quali il Comune di Todi sta avviando per primo un percorso che privilegi sempre di più la gestione intelligente della città e dei territori, in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese”.