(Eli. Pan.) – Via Santa Margherita, soprattutto dopo il trasferimento dell’Informagiovani “Il Tamburo” in via del Quattrocento e la chiusura della “Taverna delle Conce” del rione La Spada – che dal 29 settembre al 2 ottobre tornerà a riaprirsi per il villaggio del gusto “Primi di mare” della manifestazione “I Primi d’Italia” – con la conclusione della Giostra della Quintana di settembre, non è sicuramente tra le vie più frequentate del centro storico della città di Foligno. E invece no. Ad utilizzarla sono principalmente gli abitanti della zona, a cui si aggiungono quei cittadini che, per evitare i lavori di pavimentazione o volendo semplicemente far prima, la scelgono come scorciatoia per raggiungere Piazza del Grano e da lì via Gramsci, via XX Settembre e Piazza San Giacomo. Approfittando della poca visibilità, del poco traffico e di pochi sguardi curiosi, qualche automobilista ha pensato “bene” di utilizzare la via a proprio comodo, in particolare come parcheggio gratuito, così da evitare l’utilizzo di quello adiacente, intitolato proprio “Le Conce”, a pagamento. Peccato che i cittadini lo facciano assolutamente in barba alla segnaletica stradale visto che in pochi metri sono presenti diversi segnali di divieto di sosta, incluso quello della rimozione, dietro al quale capita di vedere parcheggiate anche tre autovetture (vedi foto).
Il divieto di sosta indica i luoghi o le aree dove è vietata la sosta dei veicoli (o il loro abbandono prolungato nel tempo), lungo le strade urbane dalle 8 alle 20 (salvo diversa segnalazione). Consente la fermata, ma vieta la sosta sul lato della strada dove è posto e cessa di validità dopo il primo incrocio, se non ripetuto. Il segnale consente la sosta nel tratto precedente e la vieta in quello seguente, a meno che non sia integrato con pannello con freccia rivolta verso il basso. Ma tutto questo, in via Santa Margherita, viene ignorato con assoluta nonchalance.
© Riproduzione riservata