“L’amministrazione comunale deve dare corso all’impegno morale e civile preso 10 anni fa dalla città ( giunta e consiglio comunale) di intitolare al partigiano Francesco Spitella la via dove visse fino alla morte.”
E’ quanto alcune persone molto vicine a Spitella negli ultimi anni della sua vita, il Comitato per la memoria storica di Spoleto, hanno ricordato con una lettera al Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, agli Assessori alla cultura e all’Istruzione, ai capigruppo consiliari fin dal 3 gennaio di quest’anno.
“Il 2 gennaio 2017 è stato il 10° anniversario della morte del Partigiano spoletino, uno dei figli più coraggiosi della città, protagonista in prima linea della Resistenza sulle nostre montagne.
10 anni sono anche i tempi previsti dalla legge per intitolare una via o una piazza alle persone meritevoli di essere ricordate per ciò che hanno dato alla comunità, affinché il loro insegnamento possa essere un esempio per le future generazioni e allo steso tempo aiuti a conservare la memoria storica dei luoghi dove compirono le loro azioni.
Il 3 marzo, il Sindaco Cardarelli, in un incontro in cui è stato sollecitato a dare una risposta, ha affermato di essere personalmente favorevole a dare corso all’impegno politico di 10 anni fa, ha chiesto solo qualche giorno per incontrare un ristretto gruppo di cittadini che con una lettera avevano manifestato la loro contrarietà con parole calunniose e con argomenti niente affatto trasparenti sul Partigiano Spitella.
Sono passati altri tre mesi e nonostante ripetute sollecitazioni il Sindaco Cardarelli non ha ancora dato alcuna risposta.
E’ con questa situazione e con lo spirito di chi vuol rendere il giusto merito a chi si prodigò col rischio della vita alla Liberazione dell’Italia che facciamo appello perché non resti nel silenzio la richiesta di mantenere quell’impegno politico e morale di 10 anni fa.
Non è accettabile in alcuna maniera che una piccola “lobby” di strada tenga in ostaggio una città, il suo Sindaco e il diritto al ricordo di un intero territorio.”