Via la Cosap a Città di Castello. Il Comune tifernate ha integrato le misure del governo e, fino alla fine del 2020, il Canone non dovrà essere pagato, se non per il mese di gennaio, quando il lockdown non era ancora in vigore. Inoltre gli operatori, se non in contrasto con altre misure, potranno estendere l’occupazione di suolo pubblico gratuitamente.
In vista dell’esame del bilancio previsionale 2020, la commissione ‘Programmazione’ del Comune ha esaminato le modifiche al regolamento per la Cosap, che per contrastare gli effetti del Covid-19, è stata rimodulata a vantaggio degli operatori, penalizzati dal lockdown. Questa la ratio illustrata dall’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli:
“Esentiamo tutte le attività commerciali che hanno spazi temporanei o permanenti dalla Cosap, che per noi è un canone di locazione e non una tassa – ha detto l’assessore – lo Stato ha introdotto uno sgravio e il Comune ha fatto la parte mancante a partire dal 31 gennaio 2020, quando l’emergenza è cominciata. Avevamo deciso di coprirla per intero se non fosse intervenuto il governo. Ovviamente è stata fatta un’ordinanza per aumentare gli spazi delle attività laddove possibile per rispettare la normativa. Le misure saranno in vigore fino all’autunno. Vorremmo aiutare le strutture che sono state più penalizzate dato che hanno chiuso per prime e riaperto per ultime”.
Lorenzo Gustinucci, responsabile del Servizio Tributi del Comune, è entrato nel dettaglio dicendo che “l’articolo interessato è il 29 bis, dove si prevedono misure straordinarie per i titolari di pubblici esercizi che occupano aree pubbliche. La legge è intervenuta prevedendo un esonero da maggio ad ottobre. Il Comune, che ha tipologie di occupazione annuale da gennaio a dicembre, è intervenuto per integrare la misura del governo, ampliando la parte di esonero agli altri mesi tranne gennaio. Quindi si dovrà pagare un dodicesimo della tariffa. L’esonero si estende ai diritti di segreteria per il rilascio delle concessioni di 50 euro. C’è poi un intervento di modifica della rateizzazione, che parte da fine luglio”.
Rigucci (Gruppo Misto), ha chiesto lumi sulla quantificazione del dodicesimo: “Levia molto”. D’accordo anche Lignani Marchesani (Fd’I): “Mi sembra che si faccia tanto poco, mi rivolgo anche al Pd, facciamo un sforzo. Gli avvisi arriveranno comunque anche se senza more“. Tavernelli (Pd): “Esprimo soddisfazione per l’eliminazione della Cosap, una misura che gode di un sostegno trasversale. Il Comune incasserà spiccioli dal dodicesimo”. Procelli (La Sinistra): “Ci saranno agevolazioni anche sulla Tari? Ci sono tante attività che non possono usufruire di spazi pubblici perché i vicoli sono stretti”. Tofanelli ha confermato: “Stiamo definendo i termini”. Calagreti (Psi): “Secondo me la difficoltà economica l’hanno avuta tutti a prescindere dal pregresso. Anzi chi è indietro è spesso perché ha difficoltà ancora maggiori”.
Nella replica Tofanelli ha detto: “Il dodicesimo l’abbiamo trattenuto perché tecnicamente avrebbe introdotto un precedente. Rifletteremo comunque sul margine di manovra. Nei prossimi anni l’Amministrazione potrà confermare la misura o meno”. Passando all’Imu, Tofanelli ha detto: “Adeguiamo all’esistente ma c’è una modifica all’articolo 7 dove è prevista l’esenzione per le unità immobiliari date in locazione gratuita al Comune”. Per Rigucci e Bucci (Castello Cambia), “sono possibili trattamenti sperequati per i comodati d’uso”.