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“Via del Melo: meta di tossicodipendenti, balordi e spacciatori” – Lo sfogo del Pdl Carlo Castori

Carlo Castori consigliere comunale Pdl non risparmia critiche all’Amministrazione Comunale di Perugia sulle politiche di programmazione per la città. L’occasione è offerta al consigliere dall'’attuale situazione di Via del Melo, strada del centro storico parallela a Via Pinturicchio, le cui condizioni – secondo Castori – sono prossime allo stato di abbandono.
Di seguito il comunicato:
Un'’altra zona in balia dell’incuria e della microcriminalità. Si tratta di Via del Melo, situata in zona Piazza Grimana e parallela a Via Pinturicchio. Se le varie trasmissioni televisive cercassero conferme sullo stato di degrado complessivo in cui versa la città, potrebbero passare a visitare questa via dove lo stato manutentivo è fermo dalla 2^ guerra mondiale e il sistema fognario lascia pensare a quello di una metropoli del terzo mondo, tanto che ad ogni pioggia i fondi, i garage e le cantine trasudano umidità se non addirittura si riempiono d’'acqua.

Nonostante gli abitanti abbiano più volte sollecitato il Comune segnalando lo stato di abbandono in cui versa la via, essa è diventata nel tempo – evidenzia il Consigliere di opposizione – il luogo ideale per coloro che vivono nel malaffare tra scippi, spaccio e consumo quotidiano di droga, con le inevitabili conseguenze che tutto ciò comporta e che purtroppo la città di Perugia oramai conosce. La via, lontana da occhi indiscreti, è attraversata sistematicamente da chi desidera scambiarsi dosi di stupefacenti, drogarsi ed espletare i propri bisogni, lavandosi e ripulendo le siringhe alla cannellina di mezza via. L’ultima notizia in ordine di tempo è che è diventata ormai una moda quella dell’occupazione di locali sfitti da parte di tossicodipendenti, balordi e clandestini.

Alcuni proprietari –- afferma Castori – hanno messo in sicurezza il proprio stabile, ma in altri casi l’occupazione è resa alquanto facile, in quanto è difficile perfino rintracciare i proprietari. È una situazione drammatica e insostenibile per una città che ambisce ad essere candidata come capitale europea della cultura. Non si può rimanere indifferenti a tutto ciò, trovando come scusanti le difficoltà economiche in cui versano analoghe realtà di altre città capoluogo. Ciò che è venuto a mancare qui è stata la programmazione della città da parte della classe politica negli ultimi vent’anni, quando i soldi c’erano ma venivano spesi per investimenti in opere faraoniche dall’incerto ritorno.

Quello che fa più male conclude Castori – è vedere che queste situazioni rappresentano ormai la normalità, per cui esiste un clima di quasi-rassegnazione che porta gran parte dei cittadini a non voler parlare più dei problemi della propria città. Tanto oramai c’è un’' amministrazione che non accetta neanche più le critiche.

Carlo Castori