(Eli. Pan.) – “Il lato oscuro del Centro della Protezione Civile”. È con questa definizione che Simone Lucentini presenta “scherzosamente” a TuttOggi.info via degli Anastasi, vale a dire la strada che collega tra loro via Romana Vecchia e via Goffredo Mameli (ma sulla quale confluiscono anche via Nicolò Tignosi, via Federico Flavio e via Petronio Barbati), dove ha sede, per l’appunto, il Centro della Protezione Civile della Regione Umbria di Foligno. “Una via in degrado, dove nessuno, nella fattispecie l’amministrazione comunale, si degna di far qualcosa. E se si fa qualcosa, lo si fa quando ci sono le elezioni” afferma con decisione il lettore.
I problemi principali di via degli Anastasi sono la vegetazione, cresciuta rigogliosa sul marciapiede la scorsa estate tanto da finire per renderlo impraticabile (tutto a scapito dei pedoni che si trovano obbligati ad utilizzare la carreggiata, a proprio rischio e pericolo) e il cantiere stradale costruito attorno ad un tombino delle fognature che si è sfondato e sta sprofondando da ormai due-tre mesi circa. “In prossimità del cantiere la via non può che diventare ad una sola corsia in direzione dello stop, con le autovetture che da via Romana Vecchia girano in via degli Anastasi. Non c’è proprio cura per questa via residenziale, sembra essere in disuso”. Ma in disuso non lo è di certo. In via degli Anastasi, dopo la chiusura del campo container installato a seguito del terremoto di Umbria e Marche del 1997, è sorta addirittura la prestigiosa sede regionale della Protezione Civile e continua ad essere abitata da diversi cittadini di Foligno.
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