Foligno

Vertenza Indelfab, serve accordo sul fallimento | Incontro al Ministero del Lavoro

Incontro al Ministero del Lavoro il prossimo 11 agosto sulla vertenza Indelfab (ex Merloni). La sottosegretaria Rossella Accoto ha convocato i curatori fallimentari e le rappresentanze sindacali dei lavoratori per avviare la definizione della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo, avviata dall’azienda.

“Auspichiamo intesa”

Auspichiamo il raggiungimento di un’intesa – dicono i parlamentari M5S dell’Umbria Filippo Gallinella, Tiziana Ciprini ed Emma Pavanelli – che consentirebbe una proroga di sei mesi della cassa integrazione per cessazione per le aziende che abbiano particolare rilevanza strategica sul territorio: la prosecuzione dell’ammortizzatore consentirebbe di evitare la procedura di mobilità per 537 lavoratori. Il ministero del Lavoro si adopererà con il massimo impegno per evitare il licenziamento e sostenere il reddito dei lavoratori coinvolti, nell’ottica anche di individuare soluzioni industriali alternative che possano garantire la continuità e la riqualificazione del sito produttivo, nonché la salvaguardia del patrimonio di competenze di un territorio così strategico per il tessuto industriale nazionale” – concludono i parlamentari“.

Caparvi (Lega): “Finalmente si parla di reindustrializzazione”

Sull’incontro interviene anche l’onorevole Lega Virginio Caparvi, dopo che la sottosegretaria ha risposto alla sua interrogazione. “Oltre ad auspicare una intesa per la proroga della cassa integrazione – spiega l’onorevole Caparvi – il sottosegretario ha anche fatto riferimento al progetto “Umbrian Nanomaterials District” predisposto dalla Regione Umbria in attuazione del Pnrr che prevede il rilancio e la reindustrializzazione di aree di crisi e zone deindustrializzate,
attraverso un percorso di specializzazione economica, sostenibile e
innovativo su cui abbiamo lavorato con la presidente Tesei e l’assessore
Fioroni. Dopo anni si torna dunque a parlare di Ex Merloni cercando soluzioni industriali alternative che possano garantire la continuità e la
riqualificazione del sito, continuando a sostenere i tanti lavoratori
“.