Secchi di vernice e catrame trasportati a mano, o sulla testa se pesanti. Quando in indossa il caschetto da lavoratore di cantiere. Solo che la donna che si incontra ormai quotidianamente sulle strade di Ponte San Giovanni non è un’operaia edile, ma quella che è ormai conosciuta come l’imbrattatrice seriale, che sporca con vernice o gomma liquida porte e finestre dei condomini, strade, auto in sosta.

Una donna che è stata più volte fermata dalle forze di polizia, intervenute dopo le segnalazioni dei residenti. Ma che è affetta da disturbi psichiatrici, per cui non può essere fermata. Anzi, negli ultimi tempi la sua “attività” si è intensificata. Ed ogni volta che viene fermata dalle forze dell’ordine lei, imperterrita, torna ad imbrattare. Come dopo l’alt nello scorso fine settimana. Lei, l’imbrattatrice seriale, puntualmente, torna ad imbrattare. Prelevando la vernice, sembra, introducendosi nei cantieri che trova.

I residenti, pur comprendendo i disagi di una persona che non sta bene, sono esasperati. Anche perché le sue azioni comportano disagi e notevoli costi per ripulire quanto da lei imbrattato.
Ed ogni volta che con i secchi in mano la vedono avvicinare alla propria abitazione si pone il dilemma se affrontarla, per provare ad indurla ad andarsene, o evitare ogni contatto.
I residenti chiedono che i servizi sociali intervengano. Perché se è vero che le persone in difficoltà vanno aiutate, anche i residenti hanno diritto di essere tutelati.
Nella mattinata di martedì la donna è stata fermata dai carabinieri nei pressi del Parco Ponteland, con un secchio di vernice, dopo la segnalazione dei residenti. Sino al prossimo che riuscirà a trova.
(notizia aggiornata alle ore 13.08)