Sin dalle prossime ore, AFOR sarà impegnata a piazza Tacito per lo sfoltimento e la risagomatura delle essenze presenti.
“Dopo oltre dieci anni di incuria totale, finalmente un piano straordinario di potature e di piantumazioni. Quando la mancanza di programmazione e di manutenzioni ordinarie, su ogni fronte, si perpetra per così tanto tempo, si rendono necessari interventi straordinari per riportare le cose alla normalità”.
“E’ quanto faremo – dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Terni, Mascia Aniello – per gestire in modo efficace anche il patrimonio arboreo cittadino. Dopo le mancate potature, le mancate messe a dimora, dopo inesistenti valutazioni tecniche sulle specie da piantumare, dopo interventi dannosi che hanno portato alla morte prematura degli alberi o, nella migliore delle ipotesi, a un inevitabile deterioramento, finalmente si cambia”.
Aniello: “Il 2024 sarà un anno importante per Terni: la politica prenderà le decisioni in un’ottica di pianificazione”
“Il 2024 sarà per Terni un anno importante: la politica prenderà le decisioni in un’ottica di pianificazione a lungo termine, con correlate considerazioni tecnico-scientifiche. A tal fine, nei giorni scorsi, gli uffici hanno indetto un avviso pubblico per manifestazioni di interesse, un appalto da 140.000 euro: entro il 31 marzo, ultima data utile per le potature, procederemo così a un intervento massiccio di sfoltimento in numerosissime zone della città, da via dello Stadio a viale Aleardi, da via Tre Venezie a via Rossini, da via Liutprando a viale della Stazione, da via del Rivo a Lungonera, da via Battisti a via Angeloni, da via Curio Dentato a via I Maggio, da viale VIII Marzo a viale Villafranca, da via Mazzini a via Alfonsine, fino a Piediluco”.
“Nel frattempo, sin dalle prossime ore, AFOR sarà impegnata a piazza Tacito per lo sfoltimento e la risagomatura delle essenze presenti, il cui stato di incuria incide negativamente sia sulla sicurezza pubblica, con una piazza oggi davvero buia, sia sull’igiene urbana, con il pervasivo stazionamento degli storni, fonte di problemi per residenti, attività commerciali e passanti”.
“Allo stesso tempo si procederà con le piantumazioni già programmate nel secondo semestre del 2023, oltre a una parte di quelle previste per l’anno corrente. I tecnici hanno suggerito le seguenti specie, quasi tutte autoctone: carpino, acero campestre, tiglio, leccio, frassino minore e frassino ossifillo, cipresso comune e querce roverelle. Le valutazioni hanno riguardato numerose e puntuali variabili, tra cui l’adattabilità all’ambiente urbano e alle condizioni climatiche, nonché la capacità depurativa rispetto agli agenti inquinanti. E’ stato considerato anche il posizionamento: sugli assi stradali, ad esempio, si preferiranno piante sempreverdi, che contribuiranno a proteggere l’abitato dal rumore e dalle polveri sottili”.