Maxi natività con San Francesco, gli angeli ed elementi architettonici di Assisi nella piazza inferiore della Basilica
Ad Assisi ha destato curiosità l’arrivo, mercoledì, di camion piedi di sabbia nel piazzale della Basilica Inferiore, ma il mistero è stato presto svelato: la sabbia di Jesolo diventerà un maestoso presepe monumentale dedicato alla Natività durante il periodo natalizio, mentre il consolidato Jesolo Sand Nativity, giunto quest’anno alla sua 21esima edizione, assumerà dei toni francescani.
L’opera verrà realizzata nella piazza inferiore di San Francesco, nell’area antistante l’ingresso inferiore della Basilica. Avrà una dimensione di 8 metri di lunghezza, 4 di altezza e 4 di profondità. Nel presepe monumentale sarà rappresentata la Sacra Famiglia con appunto San Francesco e gli angeli e sullo sfondo alcuni elementi architettonici della città. A Jesolo saranno invece realizzati dodici episodi della vita del Santo per mano di 14 artisti provenienti da tutto il mondo
Da ieri, mercoledì 15 novembre. nella Piazza inferiore di San Francesco sono iniziati i lavori di compattamento della sabbia di Jesolo con cui verrà realizzato il Presepe artistico, che sarà inaugurato l’8 dicembre insieme alla tradizionale accensione dell’albero, che quest’anno è stato donato dalla regione Valle d’Aosta. Venti i quintali di sabbia Jesolana arrivati in città e da oggi è cominciata la realizzazione dei differenti blocchi della piramide che diventerà la Natività assisana. La decorazione da parte dei tre artisti internazionali prenderà il via da martedì 21 novembre. Il coordinamento è stato affidato al direttore artistico canadese David Ducharme e il direttore del progetto è Massimo Ambrosin.
“Come fraternità francescana del Sacro Convento – le parole del custode, fra Marco Moroni – riteniamo che la sinergia tra il Sand Nativity di Jesolo, l’albero di Natale valdostano e il video mapping artistico sulla facciata della chiesa superiore della Basilica di San Francesco, siano delle meraviglie che – in qualche modo – possono rinviare a quella grande meraviglia di fronte alla scelta del gran Re (come lo chiamava san Francesco) di essere l’ultimo per salvare così proprio tutti. Sia questa logica natalizia di abbassamento per amore, tanto cara proprio a san Francesco, la forza della nostra fede e delle nostre scelte, come singoli e come comunità, per portare un po’ di calore e luce sinceri lì dove siamo e nelle responsabilità che ci sono state affidate”.