Il 23 maggio 2012 ricorrono venti anni dalla strage di Capaci (Palermo) che ha ucciso il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della loro scorta. Per non dimenticare, per tenere viva la memoria affinché si trasformi in impegno per le nuove generazioni, il presidio di Spoleto di LIBERA – associazioni, nomi, numeri contro le mafie, insieme al Comune di Spoleto che concede il patrocinio e al sindacato di Polizia Siulp organizza una iniziativa destinata agli istituti scolastici superiori della città. Una iniziativa che, oltre il momento del ricordo, intende entrare nel vivo di uno dei problemi più drammaticamente presenti nella nostra regione e che è strettamente connesso alla criminalità organizzata e al disagio che vivono le nuove generazioni (e non solo): lo spaccio (e il consumo) di droghe. Lo si farà con esperti del settore istituzionale e delle forze dell’ordine, del settore sociale e di quello giornalistico.
Alle ore 9.00 presso largo Andrea Moneta ai giardini pubblici di viale Trento e Trieste gli studenti ricorderanno Andrea Moneta, giovane carabiniere spoletino ucciso a 21 anni nella strage del Pilastro a Bologna dalla banda della Uno Bianca. In collaborazione con i centri giovanili dei Comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi sarà allestito l’albero della vita: prendendo spunto dall’albero Falcone di Palermo, i ragazzi appenderanno a uno dei tigli dei giardini biglietti colorati con su scritti nomi di vittime di mafie, parole, pensieri. Un “segno” che vuole coinvolgere tutta la città: da qui, infatti, gli studenti lanciano la campagna “Clicca l’impegno, condividi il futuro”, invitando tutti i cittadini di ogni età a colorare con pensieri, parole e immagini l’albero della vita. “Una campagna per non dimenticare – dicono -, per trasformare il dolore e la rabbia in impegno a costruire un’Italia migliore, che ci assomiglia, che ci piace: un posto dove vivere senza la paura che una bomba all’entrata di scuola possa spezzare la vita e i sogni”.
Alle ore 10.00 presso l’auditorium della scuola di Polizia studenti ed esperti (giornalisti, forze dell’ordine, operatori di strada) si confronteranno su uno dei problemi che, mentre fanno prosperare le mafie, spengono giovani (e non solo) e avviliscono territori e città: lo spaccio di droga. Lo si farà a partire dalla proiezione del docu-film di Vanna Ugolini “Zbun (il cliente)” girato su commissione del sindacato di Polizia Siulp e incentrato su interviste a spacciatori nel centro storico di Perugia, luogo divenuto tragicamente snodo di spaccio a livello internazionale.
Il dibattito che seguirà intende coinvolgere gli studenti in maniera diretta e costruttiva per condurli a riflettere sui meccanismi dello spaccio e del consumo di droghe e per condurli a capire le relazioni tra questi e i gangli della criminalità organizzata. Con esperti del mondo istituzionale e sociale, i ragazzi avranno modo di riflettere e conoscere vari aspetti e diverse angolazioni del fenomeno droga sul territorio. Coordina i lavori Battistina Vargiu, assessore all’Istruzione e alle politiche giovanili del Comune di Spoleto.