Nel corso della Settimana Santa si rinnovano i riti spirituali e a Norcia in particolare il Venerdì Santo vine vissuto con particolare intensità, anche grazie al supporto della tradizione.
Sono due gli eventi che si affiancano alla liturgia del giorno del silenzio. Alle ore 15 la drammatizzazione del ‘Pianto della Madonna’ di Jacopone di Todi, a cura della compagnia teatrale locale del GAD di Norcia Compagnia teatrale Anna e Alberto Ferrari, che si svolgerà nel piazzale antistante la Chiesa di Sant’Antonio Abate, zona Capolaterra.
Prima del sisma questa rappresentazione si svolgeva all’interno dell’ oratorio di Sant’ Agostino Minore e successivamente nella chiesa della Madonna degli Angeli, entrambe le chiese nella zona di Capolaterra e danneggiate dal sisma.
Alle ore 21 partirà poi la processione del Cristo Morto che sfilerà con oltre centoquaranta figuranti tra penitenti, tamburi, soldati romani a cavallo ed i simboli della Passione., accompagnati solo dallo stradio delle catene, dai canti lamentosi e illuminati da torce fiammeggianti.
I costumi furono recuperati dai Vigili del Fuco ad aprile 2017 ed erano per lo più conservati nella chiesa del Crocifisso.
Quest’anno riproposta nella sua totalità dopo gli eventi sismici del 2016.
Il tragitto infatti si snoda lungo le mura urbiche, ora messe in sicurezza, ed è possibile dunque poter rappresentare i quadri viventi che simboleggiano alcuni momenti della Passione: dal bacio di Giuda, a Gesù davanti a Pilato fino ad arrivare alla crocifissione e quindi alla dolce drammaticità del quadro della ‘deposizione’.
La bellezza spirituale che scaturisce dalla solenne staticità dei figuranti nei quadri viventi, impressionante per il loro realismo, procurano emozione e commozione a quanti hanno la fortuna di assistere alla manifestazione. La processione del Venerdì Santo connota ormai da decenni le celebrazioni Pasquali a Norcia.
La sua realizzazione si deve all’intuizione di Don Armando Petrelli, Anna Ferrari e Liliana Altavilla per citarne alcuni la cui opera è portata avanti oggi da tanti volontari che si prodigano all’organizzazione della Processione che permette anche a chi non crede, di vivere la sua Pasqua.