Il messaggio universale della fede, il linguaggio trasversale del teatro, la tradizione che si ripete – uguale eppure rinnovata – ogni anno, ma anche la forza della passione e del volontariato: è il Venerdì Santo di Fiamenga, indissolubile intreccio tra tradizione, fede ed arte. Appuntamento imperdibile della Settimana Santa. Nella notte del Venerdì Santo, nella piccola frazione di Fiamenga, la passione di Gesù rivive nella tradizione popolare: al sopraggiungere della sera si spengono le luci e si accendono le torce. Si vestono abiti d’atri tempi, s’innalzano le croci. I penitenti coprono il volto. Le catene, strette alle caviglie, stridono lungo le vie. Il canto diventa lamento di dolore, le parole di Gesù risuonano tra le case. La notte si tinge di magia. Sacro e profano, religione e spettacolo si mescolano e si confondono nella processione penitenziale e nella sacra rappresentazione. Musiche, luci, vestiti e parole a creare un’atmosfera che fu. Il messaggio cristiano diventa tangibile, “cammina per le strade”. A Fiamenga, quest’anno va in scena la trentanovesima edizione della Sacra Rappresentazione della predicazione, passione, morte e resurrezione di Gesù. Un vero e proprio spettacolo teatrale all’aperto. Il dramma sacro di quest’anno, pur conservando i momenti cruciali della Passione di Cristo, propone al pubblico un tema su cui riflettere intessendo con i testi della Bibbia una vera e propria catechesi di piazza. Questa edizione si intitola “Io Credo” e proprio sul Credo cristiano è incentrata. A questo s’ispirano i 12 quadri che sviluppano in un ordine non cronologico, ma tematico, tutti i passaggi della professione di fede, dalla creazione fino alla vita eterna. I momenti della vita di Gesù, dalla nascita alla passione, passando per alcuni episodi della sua vita pubblica e della predicazione sono intervallati dalla presenza costante della Chiesa Contemporanea. Tradizione e attualità si fondono in una sintesi che propone l’attualità della Sacra Scrittura e ne sottolinea la sua freschezza. La recitazione diventa strumento al servizio del messaggio cristiano e il Vangelo prende forma grazie alla regia di Francesco Fratini e all’impegno di tantissimi volontari che si occupano di tutti gli aspetti creativi e organizzativi. La rappresentazione di Fiamenga diventa così un momento di forte evangelizzazione, sempre nuovo e vivo. Le parole di Gesù, quest’anno interpretato dal giovane attore folignate Carlo Trampetti, risuonano a grazie all’impegno di tanti appassionati che per una sera si trasformano in attori e tecnici. L’intensità dei sentimenti entra nei corpi degli attori e viene amplificata dalla maestria dei giochi di luci e dalla tensione espressa dalle musiche, così da emozionare i tanti spettatori che ogni anno raggiungono la piccola frazione per questa occasione.Ben oltre la tradizione. Si tratta, infatti, di uno spettacolo teatrale vero e proprio che coinvolge oltre 600 persone, tra attori, comparse, consulenti biblici, tecnici, costumisti, truccatori e collaboratori. Un evento culturale a tutti gli effetti realizzato con cura stilistica e ricerca storica.
Venerdì Santo a Fiamenga di Foligno, tra fede e tradizione
Lun, 25/03/2013 - 10:24