Spoleto

Vendita ex Maran saltata, Ixigest: “Nessuna trattativa è stata possibile”

Dopo la vendita della ex Maran di Spoleto (da qualche anno in mano ad Hoist) saltata in modo improvviso nei giorni scorsi, prende posizione la Ixigest, la società pronta a rilevare lo storico call center di recupero crediti di Santo Chiodo. L’azienda, infatti, ha diramato una nota in cui di fatto si dice incredula dall’improvviso dietro front da parte di Hoist, arrivato durante il tavolo in regione (foto) del 31 luglio che dunque ha – per il momento – bloccato la vendita della ex Maran.

Di seguito la nota integrale di Ixigest.

Per il senso di responsabilità che ci ha accompagnato in questo impegnativo anno di lavoro sul “Progetto Maran”, mosso principalmente dallo spirito di salvaguardia della professionalità dei colleghi di Spoleto, non comprendiamo i motivi di un atteggiamento di chiusura così repentino e drastico, non discusso sui numeri del piano finanziario del ramo, ma su una rigida presa di posizione. Ixigest ha accolto la richiesta, pervenuta a gran voce, di lavorare ad un’operazione che garantisse la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, sulla base di un piano finanziariamente sostenibile, a garanzia della continuità aziendale, e che ha avuto riscontri oggettivi circa la serietà e la concretezza da parte del mercato.

I valori rilevati dai dati acquisiti non ci hanno consentito di poter progettare un piano di rilancio sulla base dei costi attuali, ma con una mirata strategia organizzativa e commerciale abbiamo previsto di raggiungere un utile che avesse come primario obiettivo quello di rivedere l’accordo sindacale. Il piano industriale è frutto di una rigorosa analisi delle condizioni di mercato, delle sfide finanziarie e delle prospettive di crescita. Ogni decisione è stata ponderata e mirata a garantire la competitività dell’azienda e la sicurezza dei posti di lavoro. Abbiamo considerato attentamente tutte le opzioni disponibili e scelto un percorso che ci potesse permettere di affrontare le sfide attuali e future con determinazione, e allo scopo di valorizzare sempre di più le professionalità aziendali, con importanti prospettive di crescita futura.

Comprendendo bene la situazione di incertezza dei lavoratori di Spoleto, ci attendevano un serrato e impegnativo confronto con le parti sociali e le istituzioni, che tenesse conto di tutti gli aspetti del piano di rilancio, non solo quelli legati ai livelli occupazionali ma anche quelli altrettanto strategici quali: le prospettive commerciali di crescita, il potenziamento della struttura manageriale, gli investimenti in tecnologia sicurezza informatica e protezione dei dati, l’ampliamento dell’offerta dei servizi in vista delle prossime sfide del mercato con l’ingresso di piattaforme di intelligenza artificiale, e che avesse come comune obiettivo salvaguardare tutti i livelli occupazionali e l’intento di rilanciare una importante realtà del territorio e iscriverla alla più internazionale “Champions League” , serie in cui sempre di più oggi le società di gestione del credito sono chiamate a competere. Nessuna trattativa è stata possibile, un immediato atteggiamento di chiusura, di cui ancora oggi non comprendiamo i motivi, basato sulla presunzione che – dopo anni in cui Spoleto ha già visto sfumare altre trattative- vi siano altre ipotetiche realtà interessate che possano offrire un piano di rilancio migliorativo; in fede ci sentiamo di affermare che non la riteniamo una scelta così sicura e lungimirante e invitiamo le persone, le parti sociali e le istituzioni ad una attenta analisi e riflessione.

Certi di aver lavorato in questo anno con grande impegno e senso di responsabilità e di aver presentato una roadmap con obiettivi, strategie ed azioni chiare, concrete e affidabili, continueremo a seguire con attenzione e interesse l’evoluzione del ramo aziendale”.