Lu. Bi.
La trattativa deve concludersi entro la fine del 2013. Al momento è questo l'unico punto fermo sulla compravendita Outokumpu-Ast. Gli acquirenti più accreditati, questa non è una novità, sono i francesi di Aperam in cordata con con gli italiani Arvedi-Marcegaglia, mentre il fondo d'investimento statunitense Apollo, è soluzione non gradita né alla politica, né ai sindacati, che vorrebbero un esito 'industriale' della vicenda. Lo scorso sabato, a Cernobbio, durante il Workshop Ambrosetti, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha chiesto a Joaquin Almunia, presidente della Comissione Europea, che venga fatta chiarezza sul futuro delle acciaierie di Terni. “Trovare un compratore che possa garantire una soluzione valida e che possa favorire la competitività dell'azienda”. Outokumpu, come sempre, gioca al rialzo, prendendo tempo e riservandosi il diritto di trattare con altre multinazionali senza svelare piani industriali e condizioni delle offerte.
Sulle parole di Enrico Letta è intervenuta la deuputata umbra per “Scelta Civica”, Adriana Galgano: “Siamo grati al presidente Letta per la richiesta di certezze sul destino delle acciaierie di Terni. È l’ennesima dimostrazione dell’attenzione e dell’impegno del governo per risollevare in sede europea le sorti della siderurgia italiana. Ast Terni – continua la Galgano – rappresenta un’eccellenza nel settore per volume e qualità della produzione. Da parte nostra, continueremo a sostenere in parlamento l’azione dell’esecutivo affinché si individui al più presto un acquirente che garantisca la competitività dell’azienda e i livelli occupazionali”.
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