Terni

Vendita Ast, i Marcegaglia vogliono essere protagonisti a Terni

Vendita Ast, il gruppo Marcegaglia ha manifestato ormai pubblicamente il proprio interesse per acquisire le accierie ternane di viale Brin, ‘scaricate’ recentemente da Thyssen che non considera più Ast un business core della multinazionale.

Piano industriale

Quello dei Marcegaglia è stato un incontro interlocutorio con le istituzioni locali e propedeutico per iniziare una trattativa che si preannuncia difficile e non a breve scadenza. Le Segreterie Territoriali dei sindacati, al termine della visita istituzionale dei Marcegaglia, hanno ribadito la necessità di valorizzare e sviluppare il sito ternarno attraverso un piano industriale che dia prospettive a medio e lungo termine e che parta dal mantenimento degli asset attuali, i livelli occupazionali e lo sviluppo delle politiche ambientali.

Standard sicurezza

Al centro della questione c’è un punto fondamentale dal quale non si può prescindere se si vuole mantenere competitività sul mercato globale cioè: “Definire velocemente le sorti delle acciaierie ternane – scrivono le segreterie territoriali dei sindacati – evitando cosi che le stesse vengano indebolite come nel passato. In queste ore Ast sta effettuando una vera e propria ristrutturazione – utilizzando la pandemia e la crisi economica – che impatta sull’occupazione e con il rischio di abbassare gli standard di sicurezza”.

Marcegaglia protagonisti

Il gruppo industriale, che ha incontrato per primo il sindaco di Terni Leonardo Latini alla presenza di Antonio Alunni ed Ezio Schettino (presidente e direttore generale di Confindustria Umbria), ha messo subito le cose in chiaro, sottolineando che “La produzione di acciaio è uno degli asset strategici del gruppo”. Parole incoraggianti, sostenute anche da una manifestazione di interesse scritta a Thyssenkrupp che ora dovrà valutare come muoversi rispetto all’offerta, sulla quale, ovviamente, c’è il massimo riserbo. Non è ancora dato sapere, infatti, se il gruppo acquisirà al 100% Ast o si andrà verso una forma di partnership ma, come sottolineato da Antonio Marcegaglia “Vogliamo essere comunque protagonisti”.

Emma e Antonio Marcegaglia col sindaco Leonardo Latini

Incontro col sindaco Latini

“Abbiamo avuto l’occasione di conoscerci e soprattutto di scambiarci idee per il futuro del polo siderurgico e della città. I Marcegaglia mi sono sembrati molto determinati nel loro progetto per Ast” – così ha commentato il sindaco Latini, a margine dell’incontro con gli industriali mantovani.

Lavoro, sviluppo e investimenti

“Da parte mia ho ribadito che a Terni servono lavoro, sviluppo e investimenti e che approcciarsi con la nostra città per un possibile acquirente di Ast significa entrare in contatto con una comunità che ha fortemente radicato nel suo Dna il valore della cultura industriale. Quest’aspetto è fondamentale perché significa che 150 anni di industrializzazione hanno creato a Terni professionalità e capacità specifiche, ma anche un sistema di relazioni industriali molto più complesso che altrove e una grande sensibilità alle tematiche ambientali, sviluppatasi soprattutto negli ultimi anni”.

Parco scorie

A questo proposito il sindaco ha illustrato ai Marcegaglia gli interventi in corso sul progetto di recupero delle scorie e le varie problematiche ambientali sulle quali il Comune si è confrontato con l’azienda in questi anni.
“Su questi temi, come rappresentanti dei cittadini, manterremo sempre alta l’attenzione, con l’obiettivo di conciliare sviluppo, tutela del territorio e salvaguardia dell’ambiente”, aggiunge il sindaco.

Offerta e occupazione

Riguardo ai contenuti della possibile offerta di Marcegaglia, che dovrà naturalmente essere valutata tecnicamente da TK, il sindaco ha ribadito i paletti che riguardano il mantenimento e potenziamento dell’area a caldo e del sito integrato nonché dei livelli occupazionali, rimanendo quindi a favore di qualsiasi iniziativa che vada nella direzione dello sviluppo economico della città.
“E’ comprensibile che il vissuto degli ultimi 25 anni ci porti a essere diffidenti, visto che l’Ast ha subito un progressivo ridimensionamento, perdendo settori di produzione e quote di mercato, con conseguenti tagli occupazionali. Fondamentale è dunque che la città e i lavoratori di Ast percepiscano nel progetto una discontinuità in positivo che dovrà prevedere la centralità di Terni nel piano industriale del gruppo. Se così sarà – ha concluso il sindaco – la città saprà rispondere e anche le istituzioni saranno pronte ad instaurare relazioni positive nell’interesse del territorio”.