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Vax Day, mezzo flop | Ora si spera in Novavax

Si sono fermate a 2.144 le vaccinazioni effettuate domenica nei 12 hub dove per il Vax Day era possibile ricevere il farmaco senza prenotazione. Molte più delle circa 500 prenotazioni che in media si registrano negli ultimi giorni. Ma ancora molto al di sotto delle 6mila vaccinazioni al giorno che l’Umbria può garantire. E delle 5.100 vaccinazioni toccate nei giorni scorsi, prima che il numero iniziasse a calare sensibilmente. Tanto da spingere, appunto, le autorità sanitarie ad indire il Vax Day.

L’assessore Coletto domenica pomeriggio, quando ancora non erano concluse le operazioni, si era detto moderatamente soddisfatto del risultato. Considerando che per la giornata di domenica le prenotazioni tradizionali non erano arrivate a 50.

Domenica si sono recati nei 12 hub vaccinali soprattutto coloro che dovevano ricevere il booster: 1331. Ma le prime dosi sono state 380. Difficile scalfire le convinzioni dei no vax. Cosa che, del resto, non sono riuscite a fare neanche le limitazioni imposte dal Governo ai non vaccinati. E adesso che si prospetta un allentamento della stretta, pur con un numero di contagi ancora alto, chi non si è voluto vaccinare fin qui difficilmente cambierà idea.

No vax in Umbria

Escludendo i più piccoli (circa il 12% dei bambini da 0 a 11 anni è finora vaccinato e per loro prosegue nei territori la vaccinazione con il coinvolgimento delle scuole), per i quali scelgono i genitori, la fascia di chi ha maggiormente paura del vaccino è quella tra 30 e 39 anni, dove meno dell’80% ha completato il ciclo vaccinale. Poco sopra ci sono i 40enni e i 20enni. Intorno all’84% invece la copertura dei ragazzi tra 19 e 12 anni.

Per le categorie più anziane, quelle maggiormente a rischio, il livello di copertura è invece molto alto.

Si confida nel Novavax

Per cercare di convincere a vaccinarsi almeno una parte dei No vax (soprattutto quel 3,7% degli over 50, considerato a rischio in caso di infezione), si confida nella disponibilità del vaccino Novavax. Un vaccino che a differenza della tecnologia mRna utilizza proteine ricombinanti, come per i vaccini tradizionali. Cosa che, appunto, sembra rassicurare di più chi ha paura dei vaccini.

Il farmaco Novavax, poi, ha il vantaggio di poter essere conservato alle temperature generate da un normale frigorifero. Cosa che ne semplifica molto l’utilizzo dal punto di vista logistico.