In seguito agli incontri avvenuti in Regione, la Giunta comunale ha approvato lo schema di “Protocollo d’intesa per la realizzazione della variante sud-ovest della città di Terni”, tra Regione Umbria, Giunta regionale e Comune di Terni.
“Una variante importantissima per lo sviluppo della città di Terni e del suo territorio “, dichiarano Enrico Melasecche e Benedetta Salvati, assessore regionale alle Infrastrutture e assessore comunale ai Lavori pubblici”. “Si tratta, infatti, di un intervento di ricucitura e riorganizzazione generale della viabilità, in una visione complessiva del futuro della città, anche in relazione ai nuovi interventi nell’area del PalaTerni”.
“Questa grande opera – spiegano Enrico Melasecche e Benedetta Salvati – prevede la realizzazione del prolungamento della attuale E45 verso la Flaminia ternana (completamento ex III Lotto della Terni-Rieti); sosterrà lo sviluppo di importanti realtà produttive (centro di finitura della acciaierie, il nuovo mattatoio e le aziende del polo chimico ternano), rielaborando l’innesto della E45 (S.S. 3 bis), ad oggi terminante inadeguatamente su Strada delle Campore, con la Flaminia ternana (ex III lotto Anas), e proseguendo, poi, con un by-pass nel tratto urbano della Flaminia (ex IV lotto Anas)”.
“L’intervento, già inserito nel PRG di Terni, per gran parte fra le opere da realizzare nell’ambito dell’accordo di programma dell’’Area di Crisi Complessa Terni-Narni’ -proseguono i due assessori – non ha ottenuto il giusto seguito, in ragione del rilevante impegno finanziario necessario, fino alla recente iniziativa dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, direttamente concordata con la Struttura Tecnica di Missione del MIMS”.
“Questa infrastruttura potrà ora realizzarsi grazie al finanziamento di 50 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027, che potrà essere messo definitivamente a disposizione della Regione Umbria dopo la presentazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica. L’intervento, difatti, è stato individuato come Opera Bandiera di cui alle “Proposte per il finanziamento di investimenti prioritari coerenti con le strategia nazionali”, redatte dal MIMS e dalla Struttura Tecnica di Missione4, e potrà essere attuato con il sostegno delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 al raggiungimento del grado di maturità progettuale necessario per l’accesso al Fondo”.
“L’intervento avrà un‘importanza fondamentale – affermano l’assessore Melasecche e l’assessore Salvati – perché la nuova viabilità porterà a compimento il collegamento fra la zona sud e quella ovest/nord-ovest della città, evitando l’attuale tortuoso flusso del traffico nel crocevia congestionato di Viale dello Stadio, Via Prati, Via Aleardi, assicurando, al contempo, la connessione, attraverso i nuovi interventi, anche dell’area retrostante allo stadio Liberati, sede di importanti e già avviati interventi di riqualificazione urbana, come il PalaTerni, l’annessa area commerciale e l’auspicabile nuovo stadio di calcio. Strutture integrate alle preesistenti Piscine dello Stadio, che andranno a comporre un grande comparto dedicato allo sport, all’intrattenimento, al commercio e allo spettacolo”.
“L’opera – fanno notare gli assessori – trae origine dai dibattiti di fine anni ‘90 quando la l’Amministrazione a guida del prof. Ciaurro progettò la Terni-Rieti, allora prevista sull’asse E45- Stroncone-Rieti, ottenendo l’approvazione e i finanziamenti per la realizzazione del I del III lotto del percorso a suo tempo previsto, per circa 40 miliardi di lire. Le vicende politiche videro poi, subentrata la giunta Raffaelli, lo spostamento del tracciato della Terni-Rieti sotto la discarica dell’AST e in Valnerina, con l’abbandono dei lavori appena iniziati sul vecchio tracciato dallo svincolo a valle di Sangemini, il superamento della Strada Marattana fino all’attuale Strada delle Campore”.
“Il primo tentativo di far realizzare la Variante avvenne nel 2018, quando l’Assessore Melasecche la propose al MISE nell’ambito della trattativa instaurata per l’Area di crisi complessa Terni e Narni ma l’ANAS e il MIT opposero il fatto che si trattava di un passante cittadino che non avrebbe potuto essere finanziato con fondi del relativo Contratto di programma. Successivamente, nell’ambito delle trattative inerenti la realizzazione del Nodo di Perugia, ormai avviato a soluzione, fu riproposta la soluzione dell’ analogo problema del traffico per il secondo capoluogo di provincia, considerata sia la costipazione della viabilità in Via Narni che rende difficile l’accesso all’area industriale della Polymer su cui sono previsti nuovi piani di investimento e rilancio da parte della Regione fino all’area che interessa il completamento della Città dello Sport, con il PalaTerni in fase di ultimazione oltre al previsto progetto stadio/clinica proposto dalla società ‘Ternana Calcio'”.
“Le argomentazioni addotte hanno portato all’ottenimento del finanziamento da parte del CIPESS di 50 milioni, con delibera del 15 febbraio scorso, che verrà sbloccato con la presentazione del PFTE, Progetto di Fattibilità Tecnico Economica, che la Regione si avvia ad assegnare. La Variante consente di affrontare, in assoluta sintonia fra Regione e Comune, l’avvio di un’opera colossale che andrà a risolvere gran parte dei numerosi problemi di quella parte di città ad oggi di fatto in difficoltà a causa di un un traffico in fase ulteriore crescita”.