“L'amministrazione comunale è arrogante, il capogruppo del PD Sigismondi, sembra Dio in terra. Interviene senza sapere, senza conoscere le pratiche; è un ignorante che non studia le carte, non è preparato”. Sono le dure accuse di un indignato Raffaele Annibali che ha poi continuato “il santone (riferito sempre a Sigismondi), ci manca solo che dica ‘in verità vi dico', ha scaricato le colpe sulla Quadrilatero Spa (ditta incaricata della realizzazione di opere viarie di grande valenza nazionale e anche dei progetti della variante sud), dicendo che era stata la stessa società ad imporre il progetto così com'era, ma non è cosa vera. Prima che un progetto diventi definitivo la legge prevede l'intervento della cittadinanza. Marini – ha concluso Annibali – è un'ipocrita perché si è estraniato da tutto e dichiara di non sapere niente”.Le parole accese del presidente del Circolo D'Annunzio, derivano da continue lotte e battaglie per la discussione di questa ormai famosa variante sud,la bretella che dovrebbe far confluire il traffico della SS75 e della Flaminia sulle zone industriali della Paciana e di S.Eraclio.La situazione si è inasprita ulteriormente a causa dell'ultimo consiglio comunale. La consigliera Paola De Bonis che aveva proposto un'assemblea tra i vari schieramenti politici alla presenza della Quadrilatero S.p.a., ha dichiarato:”sono volate parole piuttosto pesanti, specie dal presidente del consiglio comunale che ha dimostrato esplicitamente il suo schieramento con il PD”. La De bonis ha poi detto “l'assessore Stella ci ha accusati di non volere la variante sud, ma non è vero. Noi vogliamo solo che vengano rispettati i parametri del piano regolatore. I cittadini che abitano in quella zona – ha infine dichiarato la consigliera – non sono affatto favorevoli alla variante, quindi organizzeremo quanto prima un'assemblea con le autorità, i cittadini e la Quadrilatero, per far luce su come stanno veramente le cose”.Anche il consigliere Marco Cesaro non ha risparmiato delle secche accuse “l'amministrazione ha sempre nascosto i documenti all'opposizione e ai cittadini. Mi preme sottolineare – ha aggiunto – che il progetto che è stato presentato per l'approvazione è stato scelto in maniera totalmente discrezionale, la colpa non è della Quadrilatero”. Anche lui ha voluto accentuare il fatto che “in consiglio comunale veniamo sempre trattati a pesci in faccia, dal sindaco, dalla giunta…da tutti. Ciononostante, continueremo a sostenere le ragioni della cittadinanza. Crediamo che questo tracciato sia un danno per Foligno. Esiste anche una relazione dell'architetto Piermarini a sostegno della nostra tesi. L'amministrazione – ha poi chiuso Cesaro – è irremovibile, ha detto che il tracciato non si cambia più”.Presente alla conferenza anche un rappresentante del Comitato Variante Sud, Luigi Casini (anche consigliere di circoscrizione), che ha spiegato “la ragione principale che muove il comitato è la mancanza di confronto. Io stesso per essermi esposto sulla Variante, vengo trattato in un certo modo, quasi discriminato. Ringrazio – ha continuato Casini – il senatore Valentini per l'interrogazione; da subito si è fatto portavoce, e si sta impegnando affinché la vicenda finisca in parlamento. Devo dire, sebbene io venga dallo schieramento di sinistra, che essere trattati in certi modi, è un saccheggio alla democrazia.” Chiudendo ha voluto annunciare ” sebbene il compito non sia facile, anche solo reperire i documenti è impresa ardua, continueremo la battaglia contro questo cambiamento inutile per la città”.L'interveto conclusivo è spettato al consigliere provinciale Stefano Zuccarini, che ha esordito con una domanda :” a cosa serve quest'opera e a chi? Se fino a qualche tempo fa si poteva avere qualche dubbio, oggi non più”. La risposta di Zuccarini si fa pesante “quel progetto non serve a nessuno, se non a qualche amico… è un tracciato che è stato cambiato a seconda delle convenienze, non c'è un'effettiva esigenza di collegamento. Gli spostamenti del tracciato della variante sud sono sospetti, alcune zone sono diventate edificabili per esempio, se ci fosse stata un'effettiva necessità non ci sarebbero stati tutti questi cambiamenti”.
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(V.B.)